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Banco Bpm punta deciso sul wealth management

3/3/2020 | Daniele Riosa

Secondo il nuovo piano industriale 2020-2023, le commissioni nette nel comparto, cresceranno ad un Carg del più 6,5%. Questo grazie ad un maggior rapporto tra risparmio gestito e raccolta diretta e ad una spinta considerevole sul fronte del collocamento di prodotti di investimento


Via libera al piano industriale 2020-2023 di Banco Bpm. L’obiettivo di utile netto previsto in questo periodo è di circa 770 milioni di euro. La banca promette di distribuire più di 800 milioni di dividendi, con un pay-out medio superiore al 40% e di assicurare una creazione di valore di oltre 2 miliardi di euro per gli azionisti.

Inoltre il piano prevede un programma di recruiting strategico finalizzato ad attrarre talenti e ad accelerare il ricambio generazionale favorito da un piano di prepensionamento volontario su 1.100 dipendenti. Il costo del personale del gruppo scenderà così a 1.660 milioni nel 2023 rispetto ai 1.700 del 2019.

Il piano strategico di Banco Bpm si fonda su quattro pilastri chiave, uno di questi è rappresentato dai comparti wealth management e family banking. Da questo punto di vista, si legge nel pdf pubblicato sul sito dell’istituto di credito, “il piano punta a sbloccare il potenziale ancora inespresso nel comparto wealth management e family banking andando a cogliere reali opportunità di crescita. Le commissioni nette nel comparto wealth management cresceranno ad un Carg del +6,5% nel periodo 2019-2023, principalmente grazie ad un maggior rapporto tra risparmio gestito/raccolta diretta (che raggiungerà il 69% nel 2023 dal 54% del 2019) e ad una spinta considerevole sul fronte del collocamento di prodotti di investimento”.

Nello specifico, per quanto riguarda il wealth management, “le iniziative si focalizzano sulla specializzazione dei modelli di servizio e sulla piena valorizzazione di Banca Aletti come private bank e investment center di gruppo, facendo leva sui servizi di consulenza e sul potenziamento tecnologico per migliorare la client experience e il livello di servizio offerto. Tra gli obiettivi della Banca c’è anche il rafforzamento della rete dei private bankers (+20% delle unità) e dei gestori affluent (+10% delle unità) e la conversione di 9 miliardi di raccolta diretta in gestita, facilitata da un’offerta di prodotti più personalizzata”.

Sul fronte family banking “il consolidamento delle partnership strategiche nei comparti bancassurance e credito al consumo e lo sviluppo di una nuova offerta commerciale basata su analytics e digitalizzazione, consentiranno alla banca di raggiungere obiettivi ambiziosi ma realistici: 1,2 miliardi di produzione lorda di credito al consumo nel 2023 (+25% rispetto al 2019) e più 70 milioni di commissioni da bancassurance “Danni” nel 2023 (rispetto ai 44 milioni del 2019)”.

In aggiunta “il focus sulla crescita digitale/omnicanale e l’integrazione delle competenze di WeBank nell’ambito digital sales nella strategia commerciale del gruppo porteranno all’aumento del numero di interazioni annuali con i clienti da 8 a 23 milioni, rendendo i canali digitali uno dei principali contributors alle vendite totali”.

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