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Mossa: “Gli strumenti illiquidi sono un vantaggio”

3/18/2020 | Redazione Advisor

L’a.d. di Banca Generali spiega che “un prezzo che si muove poco dà sollievo in giornate come quelle che abbiamo visto la scorsa settimana e aiuta a traguardare un obiettivo senza farsi condizionare dalla volatilità del periodo"


“Quello degli strumenti illiquidi è stato un tema ricorrente, quasi un mantra, negli ultimi tempi. Qui però il discorso è diverso, perché questi prodotti hanno una durata predefinita e il fatto che siano illiquidi può oggi paradossalmente rappresentare un vantaggio”. Lo spiega Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, intervistato da Il Sole 24 Ore, sulla difficile situazione attuale di Borse e investimenti.

E specifica che “un prezzo che si muove poco dà sollievo in giornate come quelle che abbiamo visto la scorsa settimana e aiuta a traguardare un obiettivo senza farsi condizionare dalla volatilità del periodo. Inoltre attraverso questi strumenti è possibile far affluire denaro all'economia reale in un momento in cui è di vitale importanza. I clienti professionali di Banca Generali hanno per esempio investito in uno strumento finanziario che ha come collaterale i crediti sanitari di piccole e medie imprese che hanno prestato beni e servizi per conto del Servizio sanitario nazionale. In questo modo si offre alle Pmi italiane un canale di finanziamento alternativo rispetto a quello bancario tradizionale e al tempo stesso un'opportunità di rendimento al risparmio delle famiglie”.

Mossa elenca anche alcune regole di buon senso da adottare nel mondo degli investimenti. “Prima di tutto bisogna essere trasparenti, rassicurare sullo stato di salute della banca e spiegare cosa è stato fatto finora per tutelare i patrimoni che i clienti ci hanno affidato in gestione. Noi per esempio abbiamo assunto un profilo di rischio molto difensivo a metà febbraio, non appena il virus ha cominciato a diffondersi fuori dai confini della Cina, e al tempo stesso abbiamo lavorato per garantire la diversificazione e la liquidabilità degli asset”.

Infine si sofferma sul rischio liquidità: “A differenza di quanto avvenuto nelle crisi precedenti – argomenta l’a.d. di Banca Generali - al momento abbiamo avuto un problema specifico di liquidità nell'interbancario dei pronti contro termine statunitensi. In Europa non vi sono particolari segnali di tensione: non dimentichiamo che questa è una crisi globale, non di un Paese, né nata nell'ambito finanziario, e il sistema è in grado di fornire fondi per alleviare le tensione, cosa che in realtà sta già accadendo”.

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