“I piani individuali di risparmio sono stati una buona invenzione, poi hanno subito uno stop ancora prima del Coronavirus e farli ripartire ora potrebbe essere difficile. Ma è uno strumento molto utile per sostenere l'Italia in questo periodo e dare sollievo alle casse statali, chiamando a raccolta risparmio privato”. Massimo Doris, ceo di Banca Mediolanum, intervistato da MF Milano-Finanza, rilancia la proposta di Assogestioni e spiega che si può avvicinare il cliente retail ai PIR “abbassando la soglia minima di investimento pari oggi a 500 mila euro”.

“Le soluzione per ripartire più in fretta – aggiunge Doris - sono tante. Oltre ai PIR alle garanzie sui prestiti, che pure vanno benissimo, per alcuni settori più colpiti, come il turismo o gli eventi, c'è bisogno di un sostegno a fondo perduto. In effetti il governo si sta muovendo in questa direzione”. Serve poi abbassare la leva fiscale per far ripartire il prodotto interno lordo. Nel breve, il rapporto debito-PIL salirebbe ma poi il denominatore aumenterebbe mentre “se continuiamo a crescere allo zero virgola è una sofferenza”.

Tornando a Mediolanum, Doris ha escluso acquisizioni per la banca, pur ammettendo che la discesa generalizzata delle quotazioni potrebbe favorire attività di M&A. “Mi auguro che non arrivino compratori dall'estero, c'è questa preoccupazione”, ha detto Doris, che riguardo all'investimento di Mediolanum in Mediobanca ha spiegato che il passaggio della partecipazione della quota del gruppo, ora non considerata più strategica, era legato ai possibili “cambiamenti sulla governane e volevamo tenerci le mani libere. Ma come azionisti siamo soddisfatti”.