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Mossa: “La mappa degli investimenti cambierà radicalmente”

5/21/2020 | Redazione Advisor

La ricetta dell’a.d di Banca Generali: “Sarà sempre più fondamentale separare quelli di breve da quelli di lungo termine”. Per questo “il ruolo della consulenza diventa fondamentale”


“La mappa degli investimenti sarà destinata a cambiare in modo sostanziale. Sarà sempre più fondamentale separare al suo interno la parte che guarda più alle esigenze di breve termine, quella che definirei di ‘riserva’, dagli investimenti che spaziano invece verso un orizzonte temporale più ampio, per la scelta dei quali il ruolo della consulenza diventa fondamentale”. E' la previsione fatta da Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali, in un’intervista al Sole 24 Ore.

Ci sarà quindi di nuovo spazio anche per strumenti illiquidi? “Con il progetto BG4Real stiamo mettendo a punto un programma di investimento comprendente una gamma di soluzioni che consentono ai clienti di investire in economia reale, con benefici sia peri risparmiatori sia per le imprese, e quindi con un contributo alla crescita del sistema Italia attraverso una migliore e più efficiente allocazione delle risorse”. 

Per fare questo, spiega Mossa, “proponiamo due strumenti di investimento, Real Innovation e Real Italy Eltif, che mirano a creare valore per il cliente proprio dalla capacità del prodotto di estrarre e capitalizzare il premio di illiquidità. Entrambi avranno vantaggi importanti in termini di fiscalità, che è stata resa ancora più favorevole dal Decreto Rilancio: Real Innovation beneficerà della agevolazione, portata al 50%, sulla quota investita in Pmi innovative e Real Italy Eltif, che investe prevalentemente in Italia, godrà dei vantaggi fiscali finora riservati solo ai Pir”.

Mirate alla clientela facoltosa, o c'è spazio anche per clienti retail? “Anche se al momento ci rivolgiamo solo a clientela con un certa disponibilità di risparmio, i due prodotti sono pensati in ogni dettaglio per far parte di un portafoglio più ampio, perché sono soluzioni diversificate per strategia e per gestore e hanno un'allocazione prevalente in strumenti di debito”.

Ha senso proporre soluzioni illiquide a chi in fondo ha disponibilità di denaro più limitata? “In generale sì, perchè aumenta la decorrelazione e quindi tutela dai rischi di mercato nel medio-lungo periodo. il concetto di protezione è quello dove concentriamo il nostro lavoro e la nostra consulenza e sarebbe opportuno valorizzare soluzioni in tale direzione”.

A cosa si riferisce? “Il risparmiatore ha come obiettivo principale la conservazione del patrimonio ed è soprattutto pensando a ciò che si devono progettare non soltanto gli strumenti, ma anche gli stessi incentivi fiscali così da poterlo avvicinare a prodotti del genere”.

In che modo? “Devono essere più simili a quelli dei fondi pensione, con meccanismi di detraibilità fiscale che si attivano solo nelle fasi di andamento negativo del mercato e funzionano quindi in modo simile a un paracadute. Non come quelli dei PIR, che vincolano i benefici ai soli casi in cui si realizza una plusvalenza potenziale negli anni futuri”.

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