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Banca Generali spinge sull’acceleratore della diversity

1/21/2022 | Redazione Advisor

L'istituto guidato dall’amministratore delegato Mossa prima rete in Italia a sposare le linee guida dell’Onu per l’empowerment femminile


Banca Generali spinge sull’acceleratore della diversity & inclusion sottoscrivendo i Women Empowerment Principles, ovvero i principi internazionali in materia di lavoro e di diritti umani che si basano sul riconoscimento di un interesse e una responsabilità per l'uguaglianza di genere nelle imprese. In questo modo, Banca Generali diventa di fatto la prima rete italiana di consulenza e la seconda realtà finanziaria del Paese a sottoscrivere il progetto.

“Siamo felici di aver sottoscritto i Women's Empowerment Principles delle Nazioni Unite. Come parte del Gruppo Generali siamo da sempre attenti a promuovere l’equità, il rispetto e l’inclusione sia verso le nostre persone che nella comunità all’interno della quale operiamo. Ci auguriamo che la nostra adesione possa essere di stimolo per tante altre organizzazioni: siamo convinti che solo facendo fronte comune si potrà arrivare ad una vera e propria parità di genere non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella quotidianità” ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, nel momento dell’adesione al progetto. Ideati dalle Nazioni Unite, i Women's Empowerment Principles (WEP) sono un insieme di principi che offrono una guida alle imprese su come promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile sul posto di lavoro, sul mercato e nella comunità.

L’idea dell’ONU ruota intorno a 7 principi guida: 1) stabilire una cultura aziendale e un management che miri alla gender equality; 2) assicurare la parità di trattamento tra uomini e donne e supportare i diritti umani e la non discriminazione; 3) garantire la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori; 4) promuovere l’educazione e la formazione e lo sviluppo professionale delle donne; 5) implementare lo sviluppo di imprese, catena di fornitura e pratiche di marketing che riconoscono il potere delle donne; 6) promuovere l’uguaglianza tramite iniziative sociali e 7) misurare e dare disclosure pubblica dei progressi con lo scopo di raggiungere una gender equality.

L’adesione a WEP conferma dunque l’impegno di Banca Generali verso l’uguaglianza di genere. Ad oggi, infatti, la Banca guidata dall’Ad Gian Maria Mossa presenta una sostanziale parità di genere tra i dipendenti e porta avanti diversi progetti pensati all’inclusione di genere anche nel mondo della consulenza finanziaria, tradizionalmente a spinta maschile.

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