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MPS punta su Widiba: investimenti per oltre 30 milioni

6/24/2022 | Redazione Advisor

L’obiettivo, si legge nel piano industriale al 2026, è portare a scala il modello di business della banca sempre più orientato alla consulenza finanziaria


Monte dei Paschi di Siena dà il via libera al piano industriale al 2026. L’istituto, guidato dal presidente Patrizia Grieco, come si legge nella nota, prevede un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Atteso un utile ante imposte di 705 milioni nel 2024 e di 909 milioni nel 2026 (1 miliardo grazie alle data l'utile netto), tagliando il rapporto tra costi e ricavi dal 71% del 2021 al 60% nel 2024, grazie alla manovra sul personale (che costerà 0,8 miliardi).

Dall’implementazione delle iniziative di piano, è atteso un contributo incrementale al Risultato Operativo Lordo 370 milioni al 2024 e di 527 milioni al 2026. Tale risultato atteso si articola in tre componenti: aumento dei ricavi commerciali (margine di interesse al netto del contributo TLTRO e commissioni) pari a circa 424 milioni al 2024 e circa 612 milioni al 2026. Riduzione del contributo del TLTRO, dei ricavi da trading e di altri ricavi della gestione finanziaria pari a 303 milioni al 2024 e 306 milioni al 2026. Riduzione dei costi operativi attraverso l’implementazione delle iniziative previste nel Piano pari a 248 milioni al 2024 e 221 milioni al 2026. Il cost/income ratio è atteso passare dal 71% del 2021 al 60% nel 2024 e al 57% nel 2026. Il Piano prevede inoltre un costo del rischio inferiore a 50pb al 2024 e al 2026, grazie alla riduzione del default rate, al rafforzamento dei sistemi early warning e monitoraggio del credito e alla gestione proattiva del portafoglio crediti deteriorati anche attraverso operazioni di cessioni. 

La banca, si legge nel Piano, implementerà la valorizzazione del ruolo di “advisor” per la gestione del risparmio delle famiglie. Il Piano si pone l’obiettivo di: raggiungere il pieno potenziale commerciale nel wealth management attraverso la consolidata partnership con Anima e la nuova piattaforma di advisory per supportare al meglio i clienti della Banca con un’offerta prodotti completa e perfettamente rispondente ai bisogni e al profilo di rischio dei clienti; continuare il percorso di successo nel bancassurance, sviluppato in partnership con AXA, sia in ambito Protezione che Risparmio. Con particolare riferimento al business della Protezione, il Piano proietta risultati sfidanti che potranno essere raggiunti grazie ad un lavoro congiunto con il partner per l’upgrade della gamma prodotti e per l’innovazione del modello di interazione gestore/cliente, con customer experience multicanale; valorizzare appieno Widiba, challenger bank del gruppo, per la quale sono previsti importanti investimenti per oltre 30 milioni per portare a scala il suo modello di business, sempre più orientato alla consulenza finanziaria.

Widiba è oggetto di iniziative ad hoc finalizzate all’evoluzione della sua piattaforma in termini di digitalizzazione della user experience, di sviluppo dell’offerta digitale, di evoluzione degli strumenti di robo-advisory e di sviluppo della data intelligence. Widiba avrà un suo percorso dedicato di crescita facendo leva sulle sue specificità e sull’eccellenza tecnologica.

Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, spiega che “Il piano Industriale 2022-2026 permette a Banca Monte dei Paschi di Siena di ripartire dalle proprie radici, dalla forza del brand, dal talento delle persone e dalla propria vocazione di banca commerciale. Lavoreremo al rilancio dell’attività per servire le famiglie e le imprese attraverso un consolidato network territoriale e le competenze digitali di Widiba, una risorsa con un grande potenziale che ci posiziona tra i principali operatori per livello di innovazione e digitalizzazione nel sistema bancario del Paese. Con l’impegno delle colleghe e dei colleghi metteremo la Banca nelle condizioni migliori per esprimere quel valore che è rimasto per troppo tempo silente a causa delle legacy del passato. Di riflesso, potremo diventare più attraenti per gli investitori. La semplificazione dell’assetto societario del gruppo è un primo importante tassello funzionale al raggiungimento degli obiettivi del Piano, per snellire e velocizzare i processi con un’organizzazione più semplice e agile e una condivisione all’interno della Banca di tutte le competenze che metteremo al servizio della clientela, a cui saremo sempre più vicini”.

Intanto, in funzione dell’implementazione delle strategie di sviluppo previste nel Piano Industriale 2022-2026, Banca Monte dei Paschi di Siena annuncia che la direzione chief commercial officer sarà suddivisa in tre direzioni, con l’obiettivo di puntare ad una maggiore specializzazione e all’offerta di un servizio “tailor-made” per la clientela. La nuova configurazione permetterà di operare con processi decisionali più veloci ed efficaci. Ognuna delle tre direzioni sarà guidata da manager interni al gruppo con forti competenze nell’area commerciale e una profonda conoscenza del tessuto economico e imprenditoriale, a diretto riporto dell’amministratore delegato, Luigi Lovaglio:

• Direzione CCO Retail: farà capo a Pasquale Marchese, dal 2020 alla guida dell’area commerciale BMPS, dopo aver ricoperto ruoli apicali in Poste Italiane e Mediocredito Centrale. Avrà un focus specifico su credito al consumo, risparmio gestito, banca- assicurazione e attività di banca digitale.

• Direzione CCO Imprese e Private: sarà affidata a Maurizio Bai, carriera tutta interna a BMPS dove ha ricoperto ruoli a crescente responsabilità nel business commerciale. Si occuperà di prodotti e mercati Imprese e Private Banking.

• Direzione CCO Large Corporate & Investment Banking: sarà diretta da Emanuele Scarnati, manager di lunga esperienza nel corporate finance e large corporate nonché Direttore Generale di MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. Il focus sarà sulle grandi aziende e con una struttura dedicata ai servizi di investment banking.

Nell’ottica di rafforzare il controllo e la gestione dei costi con la centralizzazione dei processi autorizzativi, coerentemente con le iniziative di Piano, sarà costituita una struttura di “Cost Governance” sotto la responsabilità del chief financial officer, Andrea Maffezzoni, che riporta direttamente all’amministratore delegato.

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