Tempo di lettura: 4min

Doris scrive ai clienti: “Anni complicati, ma sono ottimista”

7/12/2022 | Redazione Advisor

Lettera aperta dell’a.d. che conclude spiegando come “la migliore preparazione per il domani sia fare del proprio meglio oggi”


Lettera aperta di Massimo Doris ai clienti. L’amministratore delegato di Banca Mediolanum, come si legge su bancamediolanum.it, esordisce scrivendo che “stiamo attraversando anni davvero complicati. Prima la pandemia, tuttora in corso, con le sue varianti con le quali temo che purtroppo dovremo convivere ancora a lungo. Poi l’invasione dell’Ucraina, che ha riportato l’atrocità della guerra in Europa dopo decenni di pace ininterrotta. Due accadimenti eccezionali che producono inevitabilmente profonde ripercussioni anche di carattere economico e finanziario in tutto il pianeta. La pandemia ha generato strozzature e disequilibri nelle filiere produttive e nelle catene di distribuzione mondiali. Abbiamo tutti in mente le immagini delle code di navi cargo in attesa davanti ai principali porti commerciali in tutto il pianeta. I prezzi delle materie prime, semilavorati e merci finite, hanno iniziato a salire in tutto il mondo. Poi la guerra, in una delle aree più strategiche per quanto attiene l’approvvigionamento energetico e alimentare, ha ulteriormente aggravato una pressione assurda sui prezzi”.

“L’inflazione - prosegue Doris - è schizzata alle stelle al punto che, per rimanere solo al nostro Paese, in Italia non si vedevano valori simili dal lontano 1986. Tutte le banche centrali sono impegnate per normalizzare la pressione sui prezzi e calmierare l’inflazione. Dinanzi a temuti scenari di stagflazione economica, se non addirittura di recessione, si assiste alla situazione inedita di calo simultaneo e deprezzamento sia degli indici azionari sia di quelli obbligazionari. Viviamo, quindi, giorni difficili e colmi di prospettive di breve periodo tutt’altro che rassicuranti. Se osserviamo questo scenario con maggiore razionalità, ci rendiamo conto di come esso faccia parte della storia dell’essere umano. Un susseguirsi di vicende, positive e negative, che hanno poi un esito eguale: il progresso. L’uomo, nella sua millenaria storia, ha dimostrato di saper trovare le risorse, di raccogliere le energie e produrre gli sforzi migliori proprio quando si trova a dover fronteggiare i momenti più difficili”.

“Il progresso - constata il numero uno di Mediolanum - comporta sempre un prezzo da pagare e trova le maggiori accelerazioni quando l’uomo è in difficoltà. Il progresso non si ferma mai anche se ogni generazione, nessuna esclusa, ha a che fare con un ‘grande problema’. L’essere umano è programmato per adattarsi ed evolvere e ogni generazione, nella millenaria storia dell’umanità, è stata capace di trovare le soluzioni necessarie per progredire. Immaginiamo per un attimo di tornare indietro di un secolo, ai primi anni Venti. Dopo la Prima Guerra Mondiale, dopo la pandemia spagnola, cosa avremmo trovato? Un decennio di boom economico, una produzione industriale in ripartenza, un primo benessere diffuso e una società in profonda evoluzione. E poi, nei decenni successivi, altri grandi cambiamenti con la società postindustriale, il boom dei servizi, la globalizzazione, l’avvento di Internet”.

Chi avrebbe mai immaginato un’evoluzione simile? Chi sarebbe mai stato capace di prevederlo? Doris si risponde che “quest’evoluzione, questa accelerazione del progresso è avvenuta passando attraverso la Seconda Guerra Mondiale, i decenni della cortina di ferro, la guerra in Vietnam, la profonda crisi petrolifera degli anni Settanta, le guerre in Iraq e Afghanistan, il disastro delle torri gemelle nel 2001 e il conseguente terrorismo su scala globale. Proviamo a fare l’esercizio opposto. Come sarà il nostro mondo fra un secolo o anche solo nel 2050? Nessuno può saperlo, come nessuno nel 1920 poteva immaginare ciò che sarebbe accaduto in seguito. Possiamo tuttavia essere solo certi che il progresso avrà fatto ancora una volta il suo corso, in senso positivo, passando tra cambiamenti, adattamenti, innovazioni, scienza e la risoluzione di tante crisi. Guidato dall’uomo che, da un lato commette errori imperdonabili come le guerre, poi però è capace fortunatamente di far prevalere sempre la sua intelligenza, il suo raziocinio, il suo buon senso e, come ci siamo detti, la sua capacità innata di cambiare, di adattarsi e di evolvere”.  

“Personalmente - conclude l’a.d. di Banca Mediolanum - sono ottimista e fiducioso: per indole e formazione. È la stessa cultura identitaria che ritrovo nelle Donne e negli Uomini che lavorano in Banca Mediolanum. Una cultura fatta di valori, storia, esperienza, competenza, di chi ha dimostrato di saper imparare dal passato per affrontare il presente e guardare con piena fiducia al futuro. Questa è una certezza che abbiamo. E non è poco. Rappresenta la garanzia di guardare con ottimismo, fiducia e positività al futuro, magari non imminente, ma sapendo che la migliore preparazione per il domani è fare del proprio meglio oggi”.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?