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Generali, sfuma l’operazione Guggenheim e Mediobanca…

11/25/2022 | Redazione Advisor

Il Leone avrebbe potuto finanziare l’acquisto dell’asset management USA proprio con la cessione di Banca Generali, con Piazzetta Cuccia in prima fila come potenziale acquirente


Generali non sarebbe più interessata a rilevare Guggenheim. Un'operazione, scrive Radiocor che, in base alle precedenti ricostruzioni, il Leone avrebbe potuto finanziare proprio con la cessione di Banca Generali, con Mediobanca in prima fila come potenziale acquirente. Secondo Bloomberg, in particolare, Generali avrebbe congelato l'idea di acquisire Guggenheim Partners a causa del prezzo troppo alto e del peggioramento delle condizioni di mercato.

Come si legge su Verità&Affari, in buona sostanza, Piazzetta Cuccia avrebbe pagato Banca Generali girando al venditore il suo pacchetto del 12,77% delle Assicurazioni Generali. A quel punto anche la seconda parte dell'affare non avrebbe previsto nessun esborso, ma uno scambio azionario fra Guggenheim Partners e Trieste alla fine del quale la società di asset management si sarebbe ritrovata azionista di riferimento al 12,77% nel capitale del Leone, con un peso superiore a quello degli altri privati (gruppo Del Vecchio, gruppo Caltagirone e gruppo Benetton). Insomma, che l'operazione fosse complicata lo si era capita dall'inizio e infatti la stessa Bloomberg che aveva riportato la notizia adesso evidenzia che quella strada è stata praticamente accantonata raffreddando Pappeal speculativo su Banca Generali.

D'altra parte sembra che nel consiglio di amministrazione del Leone non sia mai stata portata una decisione da prendere su Guggenheim, mentre un'informativa del ceo avrebbe riguardato le ipotesi di operazioni di merger and acquisition anche in Asia e in Europa nel comparto assicurativo. E adesso cosa succede? Premessa. Secondo la stessa agenzia di stampa americana è possibile che l'opzione Guggenheim sia stata solo congelata a causa del prezzo troppo alto e per il peggioramento delle condizioni di mercato. Insomma, in linea teorica non si può escludere un ritorno di fiamma, ma la verità è che Generali da tempo sta valutando anche altre potenziali acquisizioni negli Stati Uniti, in Asia e in Europa.

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