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Deutsche Bank e banche europee, i fondamentali sono solidi

3/27/2023 | Redazione Advisor

Per gli esperti di Amundi gli istituti di credito del Vecchio Continente “hanno livelli di capitale e liquidità superiori ai requisiti normative”


“Attualmente i mercati sembrano essere guidati soprattutto dai crescenti timori di recessione, dopo un forte inizio d'anno caratterizzato da un eccessivo compiacimento; tuttavia, non vediamo grandi cambiamenti in termini di fondamentali rispetto alle settimane precedenti”. Come spiegano Monica Defend, head of Amundi Institute, Vincent Mortier, group chief investment officer, e Matteo Germano, deputy group chief investment officer di Amundi, “i titoli bancari non sono gli unici a subire un forte impatto. Anche i titoli dell'energia e delle materie prime, così come i prezzi del petrolio, sono stati colpiti”.

“Sul fronte opposto - rilevano gli analisti - gli investitori si sono spostati verso l'oro, i mercati monetari e i titoli di Stato alla ricerca di sicurezza. Sebbene la crescita del mercato del credito continui a diminuire, non ci aspettiamo una contrazione del credito in Europa. È importante notare che le imprese e le famiglie europee non hanno una leva finanziaria eccessiva. Le banche europee dispongono di capitale e liquidità in abbondanza per sostenere l'economia reale, quindi ci aspettiamo che rimangano pronte ad operare e che continuino a concedere prestiti a clienti meritevoli di credito".

“I fondamentali delle banche europee - constatano i manager - sono solidi e le banche, compresa Deutsche Bank, hanno livelli di capitale e liquidità superiori ai requisiti normativi. Notiamo anche che la BCE e le altre banche centrali hanno fornito esplicite rassicurazioni sulla loro disponibilità a far fronte a eventuali carenze di liquidità nel sistema. Inoltre, tutti i regolatori europei hanno rassicurato gli investitori bancari che rispetteranno la logica del capitale in caso di risoluzione o fusione, confermando che l'episodio del Credit Suisse è stato un'eccezione”.

All'interno del settore, “continuiamo a preferire le banche retail con fonti di deposito stabili e diversificate, in grado di generare elevati livelli di redditività e di coprire il costo del capitale. In un contesto di tassi d'interesse più elevati, in cui il mercato è più attento ai modelli di business, la capacità di generare utili sostenibili sarà sempre più importante. In questo contesto di incertezza, mentre i mercati rivalutano le prospettive economiche, ribadiamo la necessità di mantenere un atteggiamento di cautela negli investimenti. Gli investitori dovrebbero adottare un approccio equilibrato, concentrandosi sui titoli di Stato, che tornano a fungere da diversificatori azionari, e sull'oro. Per quanto riguarda le azioni, nell'attuale contesto è fondamentale avere un orientamento verso la qualità. I titoli di qualità sono quelli che presentano una bassa leva finanziaria, utili affidabili e stabili e un bilancio solido”.

“I settori ciclici (come le banche, l'energia e i materiali di base) continueranno probabilmente a essere esposti alla congiuntura economica debole e quindi a rimanere sotto pressione fino a quando non si sarà fatta maggiore chiarezza. Questo aprirà delle opportunità di ingresso nel corso dell'anno”, concludono gli esperti di Amundi.

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