Giuseppe Donvito (Italian Tech Alliance): “Esprimo massim...
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30/05/2011
Draghi: banche solide ma più trasparenza
di Vanina Gerardi
Highlights
Il sistema italiano del resto, ha detto Draghi più volte, può contare su banche solide, grazie a una Vigilanza ammodernata e molto prudente. Non hanno subito shock, hanno rafforzato il patrimonio e contribuito alla tenuta del tessuto economico del paese, e ora vanno verso i nuovi stress test con relativa tranquillità. Lo sforzo da compiere invece è ancora su trasparenza e tutela dei clienti, seguendo gli standard internazionali.
Una solidità importante per proseguire il cammino verso l'uscita dalla crisi. Perchè la recessione è finita - ha ribadito il governatore nei giorni scorsi - ma la crisi non è ancora terminata, anche se i rischi di ricadute per l'economia mondiale sono diminuiti e il sistema finanziario è in via di guarigione. A minare la ripresa globale c'è l'inflazione, per i rincari delle materie prime e il "surriscalmento" delle economie emergenti, con la necessità quindi di politiche monetarie restrittive. Nuovi rischi all'orizzonte, aggravati dalla crisi del debito sovrano in Europa che impone dure scelte di risanamento. Ma la credibilità delle misure di aggiustamento dipende dai governi nazionali - ha evidenziato il presidente dell'Fsb - e la soluzione dei problemi non può essere in nuovi meccanismi di aiuto. Anche perchè il sostegno a banche e Stati non lo devono pagare i contribuenti. Per fine anno intanto dovrebbero arrivare le nuove proposte dell'Fsb per completare il lavoro di riscrittura delle regole della finanza mondiale e garantirne la stabilità. Un lavoro che Draghi rivendica con orgoglio e che dovrebbe arrivare a compimento con le misure sulle istituzioni 'too-big-to-fail' e sul sistema bancario ombra.
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