Come annunciato dal ceo Philippe Donnet all’assemblea del 27 aprile, le Generali hanno ceduto 510 milioni di azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, pari al 3,04% del capitale. Allo stesso tempo - indica una nota del gruppo diffusa nella serata di ieri - Generali ha posto termine alla operazione in strumenti derivati collateralizzati, effettuata il 17 febbraio, per coprire totalmente il rischio economico legato all'acquisto delle azioni. La compagnia triestina, pertanto, mantiene un'esposizione marginale in azioni Intesa Sanpaolo come investimento finanziario ordinario.

Secondo quanto riporta l'agenzia Radiocor, la cessione dei titoli è avvenuta ieri sera, fuori mercato ed essendo i titoli completamente coperti da derivati, l'operazione non comporta né perdite, né guadagni per il gruppo triestino. Al prezzo di chiusura odierno di Intesa Sanpaolo, i titoli detenuti da Generali avevano un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro.

Dopo un iniziale prestito-titoli a fine gennaio, quando erano iniziate a circolare le voci di un interesse di Intesa Sanpaolo per Generali, la quota era stata materialmente acquistata in funzione anti-scalata a febbraio. A seguito della decisione di Carlo Messina, numero uno di Intesa Sanpaolo, di archiviare il progetto di una possibile combinazione industriale con Generali, la cessione della quota da parte della compagnia triestina era attesa dal mercato dopo le recenti indicazioni in questo senso di Donnet