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3/24/2020 | Redazione Advisor
“Le banche italiane nella stragrande maggioranza sono molto solide. Dalla crisi sono uscite senza aiuti europei, e hanno fatto in totale 100 miliardi di aumenti di capitale sottoscritti dai privati. L'unico intervento statale è stato su Mps, che comunque ora marcia con le sue gambe. Ora c'è Popolare di Bari. Io dico: nazionalizziamola, dato che i1 governo vuole farne la Banca del Mezzogiorno”.
E’ una delle proposte fatte dal presidente di Mediolanum Ennio Doris, in un’intervista al Corriere della Sera, per risollevare l’Italia a emergenza Coronavirus finita. E per aiutare le imprese spiega che “siccome chiudiamo le aziende, che non hanno ricavi ma hanno i costi come ad esempio le scadenze fiscali, il governo deve dire che se ne riparli a ottobre. E poi bisogna consentire alle banche di non mettere tra gli npl le aziende che si trovano in una situazione temporanea di difficoltà. Le regole che la Bce aveva imposto, che erano corrette fino a tre settimane fa, oggi vanno cambiate”.
“Noi – prosegue il numero uno di Mediolanum - dobbiamo decidere di fare tutto quello che è necessario, senza alcun vincolo finanziario, sennò è peggio. Se poi riusciamo a mettere in piedi gli eurobond, meglio; ma guai se ci limitiamo ad aspettare questi interventi. In Europa si è fatto saltare il Patto di Stabilità, che è come 11 ‘Whatever it takes’ di Mario Draghi del 2012, per salvare la struttura europea, perché l'Italia è il cuore dell'Europa”.
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