BNP Paribas chiude il 2014 con un utile di 157 milioni di euro rispetto al risultato di 4,8 miliardi dell’anno precedente (-96,7%) per effetto della contabilizzazione di un onere eccezionale di 6 miliardi di euro a seguito di una maxi multa da 6,6 miliardi di euro (8,97 miliardi di dollari) negli USA relativa ad alcune transazioni. Al netto degli elementi non ricorrenti (che oltre alle sanzioni comprendono anche una rettifica di valore dell’avviamento di BNL bc per -297 milioni di eruo), spiega la banca francese, l'utile è pari a 7 miliardi di euro. Il margine di intermediazione per la prima banca privata francese, nel corso dell’anno è aumentato a 39,2 miliardi dai 38,4 miliardi (+2%) nel 2013.

I ricavi delle divisioni operative sono aumentati dell’1,9% rispetto al 2013, con un’ottima performance in particolare dei business specializzati. Il margine di intermediazione è in crescita in tutte le divisioni: +2,0% per Retail Banking, +3,7% per Investment Solutions e +2,1%1 per Corporate and Investment Banking. I costi operativi, pari a 26.526 milioni di euro, sono in aumento del 2,1%. Quanto alla solidità patrimoniale, al 31 dicembre 2014, il Common equity Tier 1 ratio Basilea 3 fully loaded, tenuto conto dell’esame dettagliato degli asset bancari effettuato dalla Bce, è pari al 10,3% e si conferma stabile rispetto al 31 dicembre 2013.

Nel quarto trimestre la banca ha registrato un margine di intermediazione di 10,2 miliardi di euro (+7,2% rispetto al quarto trimestre 2013) e un utile netto di 1,3 miliardi di euro rispetto ai 110 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi della controllata italiana BNL nel quarto trimestre si attestano a 798 milioni di euro (compreso il 100% del private banking), in calo dagli 817 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente.