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Intesa Sanpaolo: il gestito cresce di 43 miliardi nel 2014

2/10/2015

La banca raggiunge i 302 miliardi di euro in AUM a fine anno (+16,7%). Utile netto a 1,3 miliardi di euro


Intesa Sanpaolo chiude il 2014 con un utile netto di 1,3 miliardi di euro rispetto alla perdita di 4,6 miliardi di euro registrata nel 2013. I proventi operativi netti si attestano a 16,9 miliardi di euro, in crescita del 4% dai 16,2 miliardi dell’anno precedente. Gli oneri operativi risultano in crescita del 3% a 8,5 miliardi da 8,3 miliardi nel 2013. Il risultato della gestione operativa è di 8,4 miliardi in miglioramento dai 7,9 miliardi del 2013 (+5,1%). L'utile ante imposte è di 3,4 miliardi di euro, in miglioramento del 36,5% dai 2,5 miliardi del 2013. In dettaglio, il risultato pre tasse risulta positivo per tutte le business unit, con un apporto nel 2014 di 1,7 miliardi dalla Banca dei territori (filiali) rispetto al saldo negativo per 239 milioni del 2013, 841 milioni dal private banking (+12,4% rispetto al 2013), 418 milioni da asset management (+34,8%), 779 milioni dalle assicurazioni (+23,7%), 1,9 miliardi dal corporate e investment banking (+7,5%) e 523 milioni dalle banche estere (+4,1%).

Il bilancio del 2014 registra, inoltre, una forte crescita dell’ammontare di risparmio gestito, in aumento di circa 43 miliardi di euro nel 2014, con circa 18 miliardi convertiti da raccolta amministrata, raggiungendo così i 302 miliardi di euro in AUM, in aumento del 16,7% rispetto al 31 dicembre 2013.. Ulteriormente rafforzati i coefficienti patrimoniali: il common equity ratio pro - forma Basilea 3 a regime è salito al 13,3%, dal 12,3% di fine 2013. Quanto al piano di impresa, la nuova struttura organizzativa del gruppo ha previsto la costituzione di tre nuove divisioni (private banking, asset management e insurance) e della capital light bank, la riorganizzazione della Banca dei Territori e il lancio del business specializzato di Banca 5.

Per quanto riguarda il polo del private banking (Banca Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking) è stata completata la costituzione del centro di competenza dedicato ai clienti High Net Worth, mentre sono state condivise le best practice come leva per accrescere la redditività (ad esempio, attraverso l’affinamento della segmentazione della clientela e l'offerta di nuovi prodotti assicurativi dedicati alla clientela di Intesa Sanpaolo PB), mentre il polo dell’asset management ha lanciato una nuova gamma di prodotti che sono stati introdotti nell’offerta della divisione private baning (prodotti best expertise). Sul fronte assicurativo, sono state integrate Intesa Sanpaolo Previdenza in Intesa Sanpaollo Vita.


“Il miglioramento significativo registrato in tutti i principali indicatori ci posiziona ai vertici in Europa per crescita dei ricavi, del risultato della gestione operativa e per patrimonializzazione. Segnatamente la crescita dei ricavi da commissioni supera il 10% e il nostro common equity aumenta ben oltre il 13%. Manteniamo al contempo una forte posizione di liquidità e un leverage ratio tra i migliori del settore” ha commentato il ceo Carlo Messina (nella foto). “Il 2015 - prosegue Messina - vedrà un ulteriore aumento dei ricavi e della gestione operativa e una riduzione significativa del costo del rischio: l’obiettivo di 2 miliardi di dividendi è pienamente confermato. Proseguiremo a erogare credito in maniera rilevante a famiglie e imprese: 42 miliardi di erogazioni a medio lungo termine che rappresentano il nostro contributo al rilancio dell’economia reale”.

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