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Popolare di Vicenza: il gestito cresce del 31% nel 2014

2/11/2015

Positivo l'andamento della raccolta indiretta che supera i 20 miliardi di euro. L'istituto chiude l'anno con un rosso di quasi mezzo miliardo per adeguarsi al nuovo quadro normativo della Bce


La Banca Popolare di Vicenza chiude il 2014 con una perdita di 497 milioni di euro rispetto al rosso di 32,2 milioni del 2013. Il risultato, "nonostante il positivo andamento della gestione tradizionale" risente della decisione di adottare "un approccio particolarmente prudenziale negli accantonamenti su crediti e nella svalutazione degli avviamenti" per "adeguarsi al nuovo quadro regolamentare della Bce”, si legge in una nota dell’istituto vicentino presieduto da Gianni Zonin (nella foto). Il cda, pertanto, recependo le indicazioni dell'Eurotower, ha aumentato in maniera significativa gli accantonamenti su crediti sia deteriorati sia in bonis, per un ammontare complessivo di 868 milioni, e di rettificare prudenzialmente gli avviamenti di circa il 25%, pari a 230 milioni.

Tornando ai risultati del 2014, i proventi operativi sono rimasti praticamente invariati a 1,07 miliardi (-0,7%) rispetto a 1,08 miliardi nel 2013, con il margine di interesse a 511 milioni (-3,3%) da 528 milioni dell’anno precedente e commissioni nette di 301,3 milioni (+9,1%) rispetto a 276 milioni del 2013. In crescita dell'1,8% gli oneri operativi a 669 milioni da 657 milioni registrato nell'anno precedente per un rapporto cost/income salito al 62,1%. Le rettifiche nette di valore per deterioramento sono complessivamente pari a 1,15 miliardi, più che raddoppiate dai 454,6 milioni del 2013, compresi gli 868 milioni riferiti a crediti verso clientela, dovuti anche al recepimento delle maggiori rettifiche su crediti emerse in occasione dell'asset quality review dello scorso autunno.

Quanto agli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta è scesa del 2% a 28,6 miliardi, mentre gli impieghi lordi si sono attestati a 29,8 miliardi (-0,8%). Positiva, invece, la dinamica della raccolta indiretta che si attesta a 20,9 miliardi di euro (+9,4%), sostenuta soprattutto dal risparmio gestito e previdenziale (+31%) e dalla raccolta amministrata (+1,7%) Il coefficiente common equity tier 1 è pari al 10,16% e salirebbe all'11,1% considerando anche la conversione anticipata del bond da 253 milioni, che si perfezionerà il 29 maggio.

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