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UniCredit: utile netto a 2 miliardi di euro nel 2014

2/11/2015

I ricavi totali calano del 3,5% a 22,5 miliardi. Tutte le divisioni hanno contribuito al risultato del gruppo


UniCredit chiude il 2014 con un utile netto di 2 miliardi di euro rispetto alla maxi perdita di quasi 14 miliardi di euro registrata nel 2013. I ricavi del gruppo, tuttavia, calano nel 2014 del 3,5% a 22,5 miliardi dai 23,3 miliardi dell’esercizio precedente. Il margine di interesse supera i 12 miliardi nel 2014 (+3,4%), mentre le commissioni raggiungono i 7,4 miliardi (+4,3%), sostenute in particolare dalle commissioni per servizi di investimento (+9,5%). La raccolta diretta è in aumento a 452,6 miliardi di euro. Tutte le divisioni hanno contribuito positivamente al risultato del gruppo (+3,8 miliardi di euro l’utile netto nel 2014 della Core Bank): il Commercial Bank Italy si conferma primo contributore all’utile, seguito da CEE & Polonia e da CIB.



Nel quarto trimestre la banca di Piazza Gae Aulenti ha registrato un utile netto di 867,5 milioni di euro, mentre i ricavi si attestano a 5,5 miliardi (-2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), grazie al minor costo delle passività, che hanno più che compensato le dinamiche dei volumi dei prestiti e dei depositi, e alla diminuzione dei tassi di mercato nel corso dell’anno. La qualità dell’attivo della banca si legge in una nota, continua a stabilizzarsi, con i crediti deteriorati lordi quasi invariati grazie a flussi da crediti in bonis sensibilmente più bassi nell’esercizio 2014. Gli accantonamenti su crediti, inoltre, migliorano e si attestano a 4,3 miliardi, portando il rapporto di copertura dei crediti deteriorati a un livello molto elevato e pari al 51,3%, il più alto tra le banche italiane e in linea con le migliori banche europee.


UniCredit si attende che i crediti deteriorati abbiano raggiunto un picco nel 2014 e che per il 2015 sia plausibile una diminuzione sia nell’ammontare totale che in percentuale dei crediti totali lordi. Il CET1 ratio transitional si attesta a 10,41% e il CET1 ratio fully loaded a 10,02% a fine 2014, in aumento di 66 punti base rispetto a fine 2013. Il Tier 1 ratio e il total capital ratio transitional si attestano rispettivamente a 11,26% e 13,63%. "Nel 2014 abbiamo mantenuto gli impegni che avevamo assunto. Malgrado il contesto macroeconomico molto difficile, l'obiettivo di 2 miliardi di utile netto è stato raggiunto, il turnaround dell'Italia è ampiamente concluso, in tutti i Paesi in cui operiamo assicuriamo un importante sostegno all'economia. Confermiamo le nostre scelte strategiche in un quadro macroeconomico che dà i primi segnali di miglioramento, anche grazie alle azioni annunciate dalla Bce” commenta Federico Ghizzoni (nella foto), a.d. di UniCredit.

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