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8/7/2015 | Redazione Advisor
Bpm chiude il primo semestre con un utile di 154 milioni in calo del 19,6% dal risultato di 191,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, che aveva però beneficiato della plusvalenza straordinaria di 103 milioni derivante dalla cessione di una quota in Anima Hodling. Il semestre normalizzato, invece, vede quest’anno un utile in crescita del 69% a 164 milioni contro i 98 milioni dell’anno scorso. I ricavi calano del 4,7% a 823 milioni di euro da 864 milioni di un anno prima. Il margine di interesse si attesta a 402 milioni (-1,1%), mentre le commissioni nette crescono a 306 milioni (+11%).
Quanto ai dati patrimoniali, la raccolta diretta si mantiene stabile rispetto a fine 2014 a 36,8 miliardi di euro, mentre la raccolta diretta cresce del 4,9% da inizio anno a 34,2 miliardi di euro, sostenuta dal risparmio gestito, che cresce del 13,2% in sei mesi a 20,2 miliardi di euro. Passando alle ipotesi di fusione con le altre Popolari, il consigliere delegato Giuseppe Castagna, intervistato da Class Cnbc, ha detto che la banca interessata alle regioni dove oggi è meno presente e guarda con interesse al Veneto (dove operano Popolare di Vicenza, Banco Popolare e Veneto Banca) e all’Emilia (Bper).
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