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11/5/2015
Société Générale, seconda banca francese per asset presieduta dall’italiano Lorenzo Bini Smaghi (nella foto) e guidata dal ceo Frédéric Oudéa, chiude il terzo trimestre del 2015 con un utile netto di 1,1 miliardi di euro, in crescita del 27,7% rispetto agli 882 milioni dello stesso periodo del 2014. Nei primi nove mesi l’utile è di 3,3 miliardi rispetto ai 2,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
I ricavi netti si attestano 6 miliardi (+2,1% rispetto al terzo trimestre 2014) portando il totale da inizio anno a 18,9 miliardi di euro (+5,2%), grazie al buon andamento del retail banking in Francia e dalla divisione International Retail Banking & Financial Services, mentre il peggioramento delle condizioni dei mercati ha frenato i ricavi della divisione Global Banking & Investors solutions (-10,7%). La banca in un anno ha migliorato i requisiti patrimoniali, con un Common Equity Tier 1 ratio al 10,5% (10,1% alla fine di settembre 2014).
Sul fronte del contenimento dei costi, il gruppo intende tagliare circa 2.000 posti di lavoro a seguito della chiusura del 20% delle 2.200 agenzie prevista nel piano al 2020, mentre sul fronte sviluppo punta all'incremento dei clienti della banca online Boursorama da 700.000 a 2 milioni in cinque anni grazie a investimenti per 1,5 miliardi di euro per migliorare l'offerta digitale. La trasformazione in atto, indica SocGen, è legata al cambiamento di comportamento della clientela che si reca sempre meno in agenzia: nel 2007 la percentuale era pari al 57%, ma nel 2012 è scesa al 42% in quanto grazie a un maggior utilizzo del canale online.
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