Il gruppo Generali chiude il 2017 con un utile netto di 2,1 miliardi di euro, in crescita dell’1,4% rispetto al risultato di 2 miliardi nel 2016, e ricavi totali a 89,2 miliardi di euro (85,5 miliardi nel 2016). L’aumento dei profitti si spiega con minori svalutazioni e con il miglioramento del risultato operativo a 4,9 miliardi di euro (+2,3%), grazie al positivo andamento del segmento vita, alle attività di Investments, Asset & Wealth Management e alla riduzione dei costi. La crescita dell’1,8% del risultato del segmento vita - si legge in una nota - è “attribuibile alla migliore performance degli investimenti. Il segmento Holding e altre attività migliora raggiungendo 59 milioni, in particolare grazie agli ottimi risultati di Banca Generali e alle maggiori performance di Asset Management Europe”.

Entrambi i segmenti, prosegue la nota, bilanciano la flessione del risultato operativo danni a 1,9 miliardi (-4,9%) “influenzato da 416 milioni di sinistri catastrofali, derivanti principalmente dagli uragani statunitensi e dalle tempeste che si sono verificate nell’Europa centrale, e dal minore contributo della gestione finanziaria, in un contesto di bassi tassi di interesse”. I premi complessivi si confermano stabili a 68.537 milioni (-0,2%), con il segmento vita a 47.788 milioni (-1%), mentre il ramo danni cresce dell’1,7% a 20.749 milioni. La raccolta netta vita si attesta a 9.718 milioni. Le riserve tecniche vita sono pari a 388,7 miliardi in aumento del 4,2%. Il Combined Ratio, pari a 92,8% (+0,5%). Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima assemblea è pari a 85 centesimi, in aumento di 5 centesimi per azione (+6%) rispetto all’anno precedente.