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Credem, l'utile netto si attesta a 95 milioni

8/9/2018 | Marcella Persola

Il risultato segna un ribasso del 6,2% rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno scorso. Non considerando la contribuzione degli oneri straordinari e degli accantonamenti per rischi e oneri, l'utile sarebbe in crescita del 4,1%.


Il gruppo bancario Credem chiude il primo semestre del 2018 con un utile netto pari a 95 milioni rispetto a 101,3 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente (-6,2%). Il dato, non considerando la contribuzione degli oneri straordinari e degli accantonamenti per rischi e oneri, sarebbe in crescita del 4,1%. A fine giugno 2018 il margine di intermediazione si attesta a 583,9 milioni, sostanzialmente invariato rispetto a 585,8 milioni nello stesso periodo del 2017 (-0,3%). Il risultato operativo ammonta a 183,3 milioni rispetto a 192,1 milioni a fine giugno 2017 (-4,6%).

 

Dal punto di vista della raccolta quella complessiva, così come evidenzia una nota della banca è in progresso del 3,4% e ammonta a 67,135 milioni (64,926 milioni di euro l’anno precedente). La raccolta complessiva raggiunge 79,259 milioni, (+3,8%) rispetto ai 76,380 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. In particolare, la raccolta diretta da clientela si attesta a 23,166 milioni rispetto a 21,495 milioni nel primo semestre 2017 (+7,8%). La raccolta diretta complessiva è pari a 25,667 milioni rispetto a 23,895 milioni nello stesso periodo del 2017 (+7,4%). Nel dettaglio, la raccolta gestita raggiunge 26,692 milioni (1,3%) rispetto a 26,345 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. All’interno di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a 6,522 milioni di euro (-0,9% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a 11,522 milioni di euro (-3,5% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a 8,648 milioni di euro (+10,5% a/a).

 

Il numero complessivo di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (con incarico di agenzia)   risultano pari a 815. Inoltre, per quanto riguarda il Gruppo, le principali linee guida della gestione prevedono un ulteriore sviluppo sia dell’aggregato creditizio che della raccolta, in particolare del comparto gestito. Tale sviluppo sarà supportato dalla revisione del modello di servizio, orientato all’omnicanalità ed alla digitalizzazione e dal potenziamento distributivo e produttivo nell’area del Wealth Management.

 

Dal punto di vista dei coefficienti patrimoniali il CET1 ratio calcolato su Credemholding è pari a 13%, il Tier 1 capital ratio è pari a 13,3% ed il Total capital ratio è pari a 15,2%. Per il 2018 il CET1 Ratio (SREP) minimo assegnato al Gruppo è pari a 7,375% requisito più basso tra le banche italiane vigilate da BCE.

 

Nazzareno Gregori, direttore generale di Credem ha dichiarato: “La fiducia che i clienti continuano a riporre nel nostro istituto, testimoniata dal costante aumento degli impieghi, dei patrimoni affidati e della base clientela, è un’ulteriore conferma della bontà del nostro modello di business e della qualità del lavoro delle Persone che quotidianamente operano nel Gruppo con l’obiettivo di tutelare e proteggere al meglio i risparmi dei clienti e sostenere i progetti di famiglie ed imprese. Nella seconda parte dell’anno aumenteremo in particolare l’attenzione sul mondo della consulenza evoluta nella gestione del risparmio e sui servizi di protection. Continueremo a puntare sulla valorizzazione e formazione delle Persone ed investiremo per far conoscere sempre di più il nostro istituto, certi della qualità dei servizi offerti”.

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