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Mediobanca, utile netto di 600 milioni

7/30/2020 | Redazione Advisor

Il risultato è sopra il consensus degli analisti che indicavano 587 milioni, ma in calo rispetto agli 823 milioni dell’esercizio precedente


Mediobanca chiude l'esercizio 2019/2020 con un utile netto di 600 milioni, con utile per azione in riduzione del 27% anno su anno. Il risultato è sopra il consensus degli analisti che indicavano 587 milioni ma in calo rispetto agli 823 milioni dell'esercizio precedente. I ricavi sono stabili a 2,5 miliardi (+3% al netto dei one-off Covid), con margine di interesse e commissioni +3% anno su anno. L’istituto di credito, per quanto riguarda il piano industriale 2023, conferma le linee strategiche, gli obiettivi, la politica di ottimizzazione del capitale e di remunerazione degli azionisti.

Nella nota sui conti diramata dalla banca si legge che l’istituto di credito è “impegnato nell'esecuzione delle linee strategiche ed operative previste nel Piano 20-23, facendo leva sui tratti distintivi del modello di business e sulla capacità dimostrata nel passato di affrontare i periodi di crisi e di volgere le criticità dello scenario in opportunità. Nell'incertezza che contraddistingue tuttora il quadro di riferimento, il Gruppo allo stato si è dato uno scenario operativo basato sulla normalizzazione delle attività entro dicembre prossimo. In questo contesto il margine di interesse del Gruppo sarà in riduzione per i primi trimestri nell'esercizio 2020-2021, soprattutto per il calo transitorio dei volumi del credito al consumo, compensato parzialmente da misure tattiche di gestione di attivi e passivi. Le commissioni, al contrario, beneficeranno della robusta ricostituzione della pipeline nel Cib e della crescita delle masse di Wealth Management".

"Inoltre - prosegue il comunicato - in assenza di ulteriori correzioni del mercato, ad oggi non prevedibili, il contributo dei proventi di tesoreria dovrebbe tornare sui livelli degli scorsi anni. I costi continueranno a scontare i piani di investimento IT e di rafforzamento della rete commerciale nel solco delle linee strategiche del Piano 2023. Il costo del rischio è atteso normalizzarsi nella seconda parte dell'esercizio e pertanto è atteso in lieve aumento su base annua soprattutto nella componente cnsumer".

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