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Risultati record per UBS nel terzo trimestre

10/20/2020

Il colosso del wealth management mette a segno il miglior utile ante imposte per il periodo luglio-settembre degli ultimi dieci anni


UBS archivia il terzo trimestre con un incremento del 99% dell'utile, grazie a livelli di attività della clientela costantemente elevati e ai benefici derivanti da un modello d’affari adeguatamente diversificato con un’ampia copertura geografica. L’utile netto del più grande wealth manager mondiale nel periodo luglio-settembre si è attestato infatti a 2,1 miliardi di dollari, il miglior risultato ante imposte di terzo trimestre degli ultimi dieci anni.

 

“I risultati registrati nel terzo trimestre confermano che la nostra strategia ci contraddistingue, che continuiamo ad adattarci costantemente e ad accelerare il ritmo del cambiamento” ha dichiarato Sergio P. Ermotti, ceo del Gruppo, nel suo ultimo mese alla guida della banca svizzera, che a novembre dovrebbe essere sostituito da Ralph Hamers, ex capo del gruppo olandese ING. “Sono orgoglioso del contributo fornito ogni giorno dai nostri collaboratori nel corso degli anni e lo sono a maggior ragione nell’impegnativo contesto attuale. La nostra capacità di concentrarci sui clienti e di ottenere un risultato finanziario così forte nei primi nove mesi del 2020 parlano da sé. UBS ha tutte le carte in regola per scrivere un altro capitolo di successi della sua storia sotto la guida di Ralph”.

 

Tornando ai numeri del terzo trimestre, il rendimento del capitale CET1 è stato pari al 21,9%, il coefficiente costi/ricavi si è attestato al 70,4% e l’utile diluito per azione è stato pari a 0,56 dollari.

Come si legge nella nota diffusa dalla banca, al 30 settembre 2020 il coefficiente patrimoniale CET1 era pari al 13,5%, l’indice di leva finanziaria CET1 al 3,8% e il Tier 1 leverage ratio al 5,5%, esclusi alleggerimenti e concessioni temporanee.

Inoltre, nel terzo trimestre, UBS ha costituito riserve di capitale per 1,5 miliardi dollari per potenziali riacquisti di azioni che riflettono una forte generazione di capitale da parte delle sue divisioni. Escludendo queste riserve, il coefficiente patrimoniale CET1 sarebbe aumentato di 70 punti base a quota 14,0% al 30 settembre 2020. UBS prevede di poter riprendere il riacquisto di azioni nel 2021.

 

Infine, si legge ancora nella nota, Il Consiglio di amministrazione di UBS ha proposto il versamento della seconda tranche del dividendo per il 2019, pari a 0,365 dollari per azione, a novembre 2020.

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