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Banca Generali, miglior trimestrale della storia

5/12/2021 | Redazione Advisor

L’utile netto è aumentato del 71,3% a 135,4 milioni. La raccolta si è concentrata soprattutto sulle soluzioni gestite che hanno rappresentato il 77% del totale contro il 17% dello scorso anno


Banca Generali col vento in poppa. Il consiglio di amministrazione dell'istituto ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2021. I risultati del primo trimestre segnano nuovi picchi per la banca che cresce in tutte le principali voci del conto economico e dello Stato patrimoniale beneficiando di un modello di business versatile e di qualità che riesce a rispondere al meglio al contesto di mercato e alle dinamiche di una domanda sempre più sensibile ai bisogni di pianificazione e protezione.

Le masse totali sono salite al nuovo massimo di 77,5 miliardi (+19% su base annua) in virtù del grande lavoro dei professionisti della banca nella consulenza e nel valore delle proprie soluzioni. L’utile netto è aumentato del 71,3% a 135,4 milioni, segnando una partenza d’anno d’eccezione nell’ultimo dei tre anni del piano industriale 2019-2021. Il risultato ha beneficiato in primis del momento favorevole dei mercati finanziari, così come del miglioramento dalle varie voci di ricavi. Guardando infatti, anche all’indicazione dai profitti ricorrenti, questi risultano anch’essi in crescita a doppia cifra (+13%) a 37,2 milioni. Il dato assume ancor più valore se si considera che il livello degli indicatori di solidità patrimoniale, si attesta su cifre ampiamente superiori ai requisiti fissati dalle autorità.

Esaminando nel dettaglio il bilancio del primo trimestre si evince: Il margine di intermediazione è salito a 239,9 milioni (+42%) grazie all’aumento delle commissioni ricorrenti nette (104,1 milioni, +14,3%) e al contribuito delle commissioni variabili che hanno raggiunto il livello più alto di sempre a livello trimestrale, in scia alla dinamica positiva dei mercati finanziari. Tale voce ha contribuito infatti per 111 milioni nel trimestre rispetto ai 53,4 milioni dello scorso anno. Il margine finanziario si è attestato a 24,7 milioni (+1,9%), con la crescita del margine d’interesse (21,7 milioni) che ha compensato il minore apporto del trading dal portafoglio di proprietà. I costi operativi si sono attestati a €56,0 milioni (+3,6%) grazie ad un approccio molto attento e disciplinato nella gestione.

La dinamica dei costi rafforza ulteriormente l’efficienza operativa della Banca: l’incidenza dei costi operativi è scesa allo 0,29% delle masse totali a fine periodo (dallo 0,30% di fine 2020 e dal 0,35% del primo trimestre 2020) mentre il Cost/Income ratio, al netto delle componenti non-ricorrenti quali le commissioni variabili, si è ulteriormente ridotto al 36,6% (40,2% a fine 2020 e il 39,3% del primo trimestre 2020). Nel trimestre sono stati contabilizzati accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per 17,3 milioni (+40%) contro gli 12,4 milioni dello scorso anno. La variazione è legata principalmente ai maggiori accantonamenti per i piani di fidelizzazione a fronte dei positivi risultati raggiunti sul fronte commerciale e per i maggiori contributi per i fondi bancari (Fondi di Risoluzione e Tutela depositanti).

A livello patrimoniale, Banca Generali conferma inoltre livelli patrimoniali solidi, ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorità bancarie: il CET1 ratio si è attestato al 16,2% e il Total Capital ratio (TCR) al 17,5%. Al riguardo si precisa che: 1. tali coefficienti patrimoniali sono calcolati al netto dei dividendi deliberati dall’Assemblea degli Azionisti del 22 aprile scorso per un ammontare complessivo di 386,5 milioni (pari complessivamente a 3,3 per azione). Resta confermato che Banca Generali - in linea con le raccomandazioni di Banca d’Italia e della Banca Centrale Europea - procederà alla distribuzione degli stessi dopo il primo ottobre p.v. e dopo aver verificato la sussistenza delle condizioni predefinite 3. 2. i coefficienti patrimoniali prevedono inoltre che l’intero utile del trimestre sia imputato a dividendo dell’utile consolidato in corso di formazione in linea con la politica di dividendi presentata e approvata in occasione del piano strategico 2019-21 e che prevede - fra l’altro -la distribuzione di un dividendo minimo di 1,25 per azione4. Banca Generali non ha aderito ai regimi opzionali transitori previsti dalla Commissione Europea previsti per attenuare l’impatto economico del Covid-19. Infine, si confermano elevati gli indicatori di liquidità della banca: LCR-Liquidity Coverage ratio al 444% (dal 441% nel 2020) e il NSFR-Net Stable Funding ratio a 212% (da 214% nel 2020).

RISULTATI COMMERCIALI

Le masse totali a fine periodo sono salite a 77,5 miliardi (+19% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +4% da inizio 2021) evidenziando una costante ripresa dai minimi toccati nel marzo 2020 a seguito dello scoppio della pandemia. Le soluzioni gestite (fondi/Sicav e contenitori finanziari e assicurativi) sono cresciute a 39,3 miliardi (+30% anno su anno, +5% da inizio anno). Il loro peso si è attestato al 50,7% delle masse totali, in netto progresso rispetto al 46,3% dello scorso anno e al 50,2% di fine 2020. La crescita riflette l’interesse della clientela nella pianificazione degli investimenti in un contesto di rendimenti obbligazionari particolarmente bassi, se non negativi in molti casi. Tra le soluzioni gestite, si sottolinea il progresso dei prodotti dedicati alla sostenibilità (ESG): a fine trimestre questi si attestavano al 13,6% del totale, in forte crescita dal 7,7% del primo trimestre 2020 e dal 13% di fine 2020.

Le masse in prodotti assicurativi tradizionali (Ramo I) sono risultate pari a 16,2 miliardi (-1% a/a e da inizio anno) con un andamento che risente del contesto legato ai tassi. Le masse amministrate si sono attestate a 22 miliardi (+18% a/a, +6% da inizio anno). Di questi 11,8 miliardi sono rappresentati da attivi in Conto Titoli (AuC) e hanno registrato un aumento del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+8% da inizio anno) beneficiando dell’ampliamento dell’offerta con i servizi di consulenza RO4AD, il potenziamento del trading con BG SAXO e il lancio di prodotti strutturati. Si segnala che le masse che fanno capo a BG FML, la società di gestione di Banca Generali basata in Lussemburgo, si sono attestate a 19,4 miliardi (+31% rispetto allo scorso anno, +3,7% da inizio anno) e rappresentano il 25% del totale delle masse nel periodo. A fine trimestre le masse sotto consulenza evoluta (BGPA) hanno raggiunto i 6,5 miliardi (+40% rispetto allo scorso anno, +8% da inizio anno), attestandosi all’8,3% delle masse totali. Ad aprile le masse sono ulteriormente salite a 6,6 miliardi (+37% a/a, +10% da inizio anno). La raccolta netta nel primo trimestre 2021 è stata pari a 1,7 miliardi (+11% rispetto allo scorso anno) e nel mese di aprile si è registrata un’ulteriore accelerazione a 788 milioni per un totale che da inizio anno supera 2,4 miliardi (+29%).

La raccolta si è concentrata soprattutto sulle soluzioni gestite che hanno rappresentato il 77% del totale del trimestre, contro il 17% dello scorso anno che a sua volta aveva risentito dello scoppio della pandemia. Ad aprile i flussi di prodotti gestiti si attestavano al 66% della raccolta per un incremento della liquidità legata all’accelerazione nell’acquisizione di nuova clientela.

L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha rilevato che “il 2021 è partito molto bene, con un’ulteriore accelerazione nell’interesse per la nostra industria ed un risultato pro capite dei nostri banker decisamente superiore alla media del settore. Per una banca che ha messo al centro il valore del capitale umano, registrare il miglior risultato trimestrale della propria storia in un contesto ancora sfidante per gli strascichi di una crisi senza precedenti è in primo luogo motivo di grande orgoglio, oltre che di soddisfazione. La qualità dei nostri professionisti sul territorio, l’impegno e la competenza dei colleghi di sede garantiscono, anche in una situazione eccezionale, un continuo focus su valore del servizio, ricerca di innovazione e sostenibilità dei nostri risultati. Stiamo crescendo in tutte le direzioni anche grazie alla versatilità della nostra offerta ed al nostro ecosistema digitale, offrendo soluzioni fortemente personalizzate per la cura del patrimonio dei nostri clienti. L’aver messo a segno questi numeri all’inizio dell’ultimo atto del piano triennale 2019-2021, conferma la validità delle progettualità avviate e la solidità e la capacità di generare valore della nostra realtà. Nonostante la cautela per il contesto esogeno alla banca, guardiamo con rinnovata fiducia al nostro percorso di sviluppo per i prossimi mesi”.

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