Intesa Sanpaolo, la guerra taglia l’utile del primo trimestre

Il ceo Carlo Messina: “Il piano d’impresa proietta la nostra banca nel prossimo decennio. Confermiamo l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025”
06/05/2022 | Redazione Advisor

La guerra in Ucraina si ripercuote anche sulla trimestrale di Intesa Sanpaolo che archivia i primi tre mesi del 2022 con un utile netto di 1,7 miliardi di euro escludendo 0,8 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina, pienamente in linea con l'obiettivo di oltre 5 miliardi per l'anno in corso. L'utile netto contabile si attesta a 1.024 milioni di euro.

Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, spiega che “la crisi internazionale causata dal conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina ha segnato l’inizio di quest’anno e colpisce tutti noi. Il sostegno del Gruppo Intesa Sanpaolo a favore della popolazione ucraina si è manifestato con la donazione di 10 milioni di euro, all’indomani dello scoppio del conflitto, per contribuire a iniziative significative di carattere umanitario”.

Guardando ai risultati della banca, “in questi primi mesi abbiamo dato pieno avvio alle principali iniziative industriali del Piano d’Impresa 2022-2025 un piano che proietta la nostra Banca nel prossimo decennio. Confermiamo l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del Piano di Impresa. Rimane inoltre confermata l’intenzione di remunerare gli azionisti attraverso l’operazione di buyback, soggetta all’approvazione della BCE. La forte creazione di valore e la distribuzione del valore continueranno a essere la nostra priorità. L’aspettativa di tassi in rialzo, la capacità della banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità, il massivo deleveraging realizzato –grazie al quale abbiamo raggiunto i livelli più bassi di sempre in termini di stock di crediti deteriorati e NPL ratio –rappresentano il volano per una ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come è quello di fronte a noi. In questo quadro Intesa Sanpaolo rimane ai vertici di settore nel 2022 per redditività: stimiamo infatti di superare i 4 miliardi in assenza di ulteriori criticità relative all’approvvigionamento energetico e delle materie prime; in caso di ipotesi molto conservativa di copertura al 40% delle esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina stimiamo un risultato netto ben superiore a 3 miliardi”.

“I risultati raggiunti del primo trimestre 2022 - sottolinea Messina - sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders. Escludendo gli accantonamenti/svalutazioni relativi all’esposizione nei confronti di Russia e Ucraina, il risultato netto del trimestre è pari a 1,7 miliardi di euro; 1miliardo è il risultato netto contabile. Nel primo trimestre abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi. I proventi operativi netti e il risultato della gestione operativa sono in forte accelerazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, crescendo rispettivamente del 7,8% e 46,0%. I costi diminuiscono ulteriormente del 3,2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno e il livello di cost/income raggiunto al 31 marzo –pari al 46,3% –ci colloca a livelli di vertice tra le maggiori banche europee”.

“Intesa Sanpaolo - conclude il ceo - si conferma come motore dell’economia reale e sociale del Paese: nel primo trimestre dell’anno le erogazioni a medio e lungo termine a favore di famiglie e imprese in Italia sono state pari a 17 miliardi (22,2 miliardi in totale). Abbiamo dato supporto a 1.200 imprese italiane rientrate in bonis preservando così 6.000 posti di lavoro”.

Hai trovato questa news interessante?
CONDIVIDILA

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Vuoi rimanere aggiornato e ricevere news come questa?
Iscriviti alla nostra newsletter e non perderti tutti gli approfondimenti.