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Più bond nei portafogli delle famiglie italiane

3/15/2023

Secondo il rapporto mensile dell’ABI, nel mese di febbraio scendono i depositi, crescono le obbligazioni e aumenta il costo della raccolta


Scendono i depositi, crescono le obbligazioni e aumenta il costo della raccolta. Queste in sintesi la fotografia dell’ABI nel rapporto mensile di marzo che evidenzia con alcuni dati le dinamiche del settore bancario italiano.

 

Per quanto riguarda la dinamica dei prestiti bancari, il report evidenzia che a febbraio 2023, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del +0,8% rispetto a un anno fa. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie. A gennaio 2023, i prestiti sono cresciuti dell’1,6%: alle imprese restano sostanzialmente stabili su base annua (+0,1%) e quelli alle famiglie crescono del 3,0%.

 

Quanto ai tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento, a seguito dei rialzi della BCE, il tasso medio sul totale dei prestiti e salito al 3,66% (dal 3,53% nel mese precedente), il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 3,90% (3,72% il mese precedente) mentre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 3,79% (3,59% il mese precedente).

 

La dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta a febbraio in calo dell’1,6% su base annua. I depositi sono scesi, nello stesso mese, di 39,7 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a -2,2% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è cresciuta del 3,7% rispetto all’anno precedente. La riduzione dei depositi è imputabile prevalentemente alle imprese che avevano registrato tra dicembre 2019 e luglio 2022 un incremento dei depositi di oltre 130 miliardi di euro, mentre per la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche (sia in gestione sia detenuti direttamente della clientela) si rileva un incremento di circa 133 miliardi tra gennaio 2022 e gennaio 2023, di cui 73,2 miliardi riconducibili alle famiglie, 22,2 alle imprese e il restante agli altri settori (imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

 

A febbraio è aumentato allo 0,71% il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie).  Inoltre, il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a gennaio 2023 era in aumento al 2,01% (0,49% a gennaio 2022) e il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso è passato dall’1,48% di gennaio 2022 al 5,08% di gennaio 2023.

 

In base a questi dati, il margine fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie, a febbraio si è attestato a 295 punti base, in aumento rispetto ai 288 punti base nel mese precedente.

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