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UBI: Adusbef presenta due esposti contro i manager

11/16/2012

L'associazione dei consumatori ed utenti bancari denuncia la situazione economica e finanziaria delle società UBI Factor e UBI Leasing


In due esposti denunce, inviate nei giorni scorsi alle Procure della Repubblica di Bergamo e Milano, Adusbef (l'associazione a difesa dei consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi), ha chiesto di fare luce sull'operato di alcuni manager del Gruppo UBI. In particolare, si legge in una nota, l'associazione ha chiesto di accertare la condotta di alcuni dirigenti coinvolti in operazioni di acquisto di beni sociali a prezzi di favore rispetto alle quotazioni di mercato e di beni voluttuari (imbarcazioni di oltre 40 metri, aeromobili e beni immobili) "ceduti anche ai vertici del a prezzi notevolmente inferiori alle offerte pervenute nei competenti uffici della banca" e "l'altissimo livello di rischio dei crediti".

L'esposto-denuncia, prosegue la nota, "evidenzia la disastrosa situazione economico finanziaria delle società UBI Factor ed UBI Leasing, gravate da una enorme massa di crediti in sofferenza dovuti a centinaia di operazioni maldestre che destano forti dubbi sull'operato degli amministratori". Il Gruppo UBI, ricorda l'Adusbef, è inoltre coinvolto nei principali dissesti degli ultimi anni: dal crack Burani a quello dell' Ospedale San Raffaele.

L'assocazione presieduta dal senatore Elio Lannutti (nella foto), infine,  punta il dito contro i compensi erogati ai 331 tra amministratori e sindaci che percepiscono complessivamente oltre 22 milioni di euro (si tratta, spiega Adusbef, della media più alta di tutto il sistema creditizio italiano in rapporto al numero dei dipendenti), "la pessima gestione delle gravosissime consulenze, l'esistenza di palesi conflitti di interesse e le pericolose omissioni in tema di accantonamenti dei crediti in sofferenza, con particolare riguardo per la società controllata Centrobanca a cui è stata formalizzata la richiesta di un risarcimento di 135 milioni di euro, cifra che non sembrerebbe accantonata nell'ambito dei conti presentati per la semestrale 2012 (oltre ai 65 milioni di euro già perduti)".

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