Piove sul bagnato in casa Banca Carige. La Guardia di Finanza è entrata nella sede dell'istituto genovese acquisendo fascicoli inerenti a prestiti, mutui e finanziamenti concessi, per un totale di circa un miliardo, ad alcuni gruppi e società operanti sul territorio ligure. 

 

L'operazione è figlia delle relazione degli ispettori di Bankitalia, dalla quale risulta che l'istituto assicurava "eccessivo sostegno" e "trattamenti di favore" a un "ristretto novero di posizioni". 

 

Nel frattempo, l'assemblea degli azionisti del comparto assicurativo di Carige ha votato a favore dell'avvio di un'azione di responsabilità nei confronti dei due ex manager Ferdinando Menconi e Diego Fumagalli, in passato entrambi ad delle due compagnie assicurative della banca. L'assemblea ha anche indicato in Roberto Laganà il nuovo amministratore delegato, che resterà anche direttore generale delle compagnie. 

 

Inoltre, l'ex presidente di Carige, Giovanni Berneschi, ha dichiarato di voler valutare se esistono le condizioni per far causa all'ex presidente della Fondazione, Flavio Repetto, e agli ispettori di Bankitalia: "Non ho mai dato crediti facili a imprenditori amici - ha spiegato Berneschi -. Avevano tutti garanzie e ipoteche sui titoli. Alla fine vedremo".