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Banche: solo cinque le italiane in salute

10/1/2015 | Massimo Morici

Intesa Sanpaolo e Iccrea nella serie A dell'Eurozona per efficienza, capitalizzazione, diversificazione di business e qualità del portafoglio crediti. I risultati del 20esimo rapporto della Fondazione Rosselli


Solo due banche italiane rientrano nella serie A dell'Eurozona per efficienza, capitalizzazione, diversificazione di business e qualità del portafoglio crediti: Intesa Sanpaolo e Iccrea Holding. Nella categoria delle "banche in salute" rientrano, invece, anche Cariparma, Credem e Popolare di Sondrio. Lo indica il 20esimo rapporto della Fondazione Rosselli, analizzando le prime 20 banche italiane nel quinquennio 2009-2013 (i primi 5 anni della crisi) mettendole poi a confronto con 32 istituti comparabili dell'area euro. In base all'analisi al 2013, Intesa e Iccrea appartengono alla stessa classe di Bbva, Santander e Crédit Agricole.

Altre grandi banche domestiche - per lo meno nel quinquennio esaminato - mostrano invece importanti carenze di efficienza, qualità del credito e redditività, indica il rapporto. L’analisi mostra che la redditività del sistema bancario italiano resta bassa a causa della lunga crisi, ma anche che il sistema bancario italiano è molto diversificato, con una notevole dispersione dei valori fra banca e banca e ovviamente, se si considerassero anche i risultati di bilancio 2014 e primo semestre 2015, qualche posizionamento cambierebbe. La riduzione dei numeri di sportelli e di dipendenti degli ultimi anni, sottolinea il rapporto, ha contribuito a migliorare l'efficienza di costo, ma questo processo non è ancora stato completato dalla maggioranza delle banche e molti istituti italiani "devono fare ancora sforzi". 

"Quello attuale, visti i risultati del trimestre e del semestre, è il momento più positivo degli ultimi anni per le banche italiani, c’è un ritorno alla redditività favorito però dal calo degli accantonamenti", ha sottolineato Giampio Bracchi, presidente della Fondazione Politecnico di Milano durante la presentazione del rapporto. Ma sono ormai un "paradiso perduto" gli anni degli utili facili. "La riduzione rilevante e persistente, dovuta alla lunga crisi, della redditività delle banche italiane sta iniziando ad assumere contorni assai critici, in particolare se si confronta con i risultati ottenuti dagli altri sistemi bancari europei" ha concluso Bracchi.

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