Un aumento dei tassi ufficiali da parte della Banca centrale europea fornirebbe una spinta alla redditività per le banche della zona euro. E’ quanto prevede S&P Global Ratings nel report “When rates rise, Eurozone Bank Earnings will too, especially for retail” pubblicato oggi.

 

"La nostra analisi di sensitività rileva che un aumento del tasso di 100 punti base porterebbe a un incremento del margine d’interesse annuale del settore del 7% -10%” spiega nel report Nicolas Charnay, credit analyst di S&P Global Ratings. Se i tassi a breve termine diventeranno positivi, il freno rappresentato dai depositi a tasso zero verrà meno, e molto probabilmente a beneficiarne saranno soprattutto le banche retail.

 

Tuttavia, secondo S&P un aumento graduale dei tassi non sarebbe una panacea per la redditività, che dipende dall’impegno continuativo delle banche per trasformare i propri business e migliorarne l’efficienza. Anche un livello d’inflazione più alto potrebbe ulteriormente complicare il controllo dei costi.

 

Nel complesso, un aumento progressivo dei tassi suggerirebbe un moderato alleggerimento di anni di costanti pressioni sui margini d’interesse e sugli utili. Per questo, S&P si aspetta di intraprendere poche azioni di rating positive, se non nessuna, come conseguenza di un possibile rialzo dei tassi.

 

Gli economisti di S&P Global Ratings riconoscono che la BCE potrebbe iniziare a preparare i mercati per una normalizzazione della politica monetaria già a partire da marzo 2022, a seconda di quali saranno le nuove previsioni macroeconomiche prima del prossimo meeting di politica monetaria. Secondo gli esperti la BCE molto probabilmente aumenterà i tassi ufficiali solo dopo aver gradualmente eliminato gli acquisti netti di asset il che significa non prima di dicembre 2022. Inoltre, si aspettano che la normalizzazione dei tassi ufficiali verrà effettuata seguendo un percorso graduale.