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Credem, l'utile netto cresce a 298,7 milioni

8/8/2023 | Marcella Persola

L'area wealth management ha raggiunto a fine giugno 8 miliardi di euro di masse relative a prodotti e servizi di investimento con caratteristiche ESG


Credem ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile netto consolidato pari a 298,7 milioni di euro (dopo aver spesato 25 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà). Il risultato è in crescita del 90,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a 157,3 milioni ed è stato influenzato dal positivo andamento del margine finanziario, oltre che dal contenuto costo del rischio. Il margine di intermediazione si attesta a 954,2 milioni di euro (+38,6% rispetto ai 576, 50 milioni di fine giugno 2022).  Il risultato operativo si attesta a 482,9 milioni rispetto ai 245,4 milioni a fine giugno 2022 (+96,8%)

 

La raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2023 si attesta a 93.672 milioni rispetto ai 85.978 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+8,9%). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge i 36.779 milioni rispetto ai 34.646 milioni a fine giugno 2022, in crescita del 6,2% a/a in netta controtendenza rispetto al sistema che registra una contrazione dell’aggregato del 2,3% nello stesso periodo. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 48.791 milioni rispetto a 43.325 milioni a fine giugno 2022 (+12,6%).

 

Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 31.406 milioni rispetto a 30.991 milioni nello stesso periodo dell’anno scorso (+1,3%). All’interno di tale aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a 5.866 milioni (+2,5% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav ammontano a 13.724 milioni (+2,6% a/a), i prodotti di terzi ed altra raccolta gestita si attestano a 11.796 milioni (-0,6% a/a).

 

Continua la solidità del Gruppo con un CET1 Ratio del Gruppo Bancario a 15,8% nonostante la forte attività di sostegno all’economia e alle necessità della clientela. Il CET1 Ratio di Vigilanza, calcolato sul perimetro di Credemholding, si attesta al 14,4% con oltre 680 bps di margine rispetto al livello minimo normativo (comprensivo del requisito addizionale SREP assegnato dalla Banca Centrale Europea) pari a 7,56% per il 2023. Il ROTE annualizzato è pari a 20,8%, il ROE annualizzato si attesta a 17,9%

 

Andando a considerare le diverse business unit banking commerciale (512 tra filiali retail, centri imprese, centri specialistici dedicati alle piccole attività e la rete di 523 consulenti finanziari) sono stati raggiunti nel complesso 44,8 miliardi di euro di raccolta (+11,6% rispetto a fine giugno 2022) e 25,6 miliardi di euro di prestiti (+3,2%). All’interno di tale aggregato, in dettaglio, la rete dei consulenti finanziari ha consuntivato 8,4 miliardi di euro di raccolta (+9,9%), circa 800 milioni di euro di prestiti (+0,2% a/a) e reclutato 18 professionisti;

 

L’area wealth management del Gruppo ha proseguito la strategia di sviluppo di soluzioni di investimento coerenti con le esigenze e le necessità dei risparmiatori con un focus particolare sulla sostenibilità: raggiunti a fine giugno circa 8 miliardi di euro di masse complessive relative a prodotti e servizi di investimento con caratteristiche ESG (ambientali, sociali e di governance) (+32%% rispetto allo stesso periodo del 2022).

 

Sul fronte private banking continua il percorso di sviluppo di Credem Euromobiliare Private Banking, banca del Gruppo dedicata alla gestione dei grandi patrimoni la cui creazione è stata finalizzata lo scorso mese di febbraio. La società può contare a fine giugno 2023 su masse complessive (tra raccolta gestita, amministrata, diretta ed impieghi) pari a 39,8 miliardi di euro, 671 professionisti ed 78 tra uffici e filiali in tutta Italia. La raccolta netta del semestre di Credem Euromobiliare Private Banking è stata pari ad 1,5 miliardi di euro.

 

“Le dinamiche sociali ed economiche che abbiamo vissuto nella prima parte dell’anno, in cui l’aumento dell’inflazione ed il repentino incremento dei tassi di interesse hanno continuato a influenzare fortemente le famiglie e le imprese, confermano ulteriormente che tutti noi, dai risparmiatori, alle imprese, alle stesse banche, dobbiamo imparare a confrontarci con una costante mutevolezza del contesto in cui operiamo”, ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale Credem. “In questo scenario come Credem abbiamo un ruolo determinante. Abbiamo chiuso un semestre con risultati estremamente positivi che sono il frutto del nostro modello di business ampio e diversificato, tra i pochi presenti sul mercato italiano, che ci consente di mantenere una redditività importante in qualsiasi scenario. Continueremo nei prossimi mesi a lavorare con ottimismo e determinazione”, ha concluso Campani, “forti dell’impegno che tutte le persone del Gruppo mettono in campo quotidianamente per essere un punto di riferimento per i nostri clienti”.

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