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AIPB, Ragaini è il nuovo presidente. Si chiude l'era Langé

4/27/2022 | Daniele Riosa

Il vice direttore di Banca Generali si dice assolutamente convinto che "la nostra industria rivesta un ruolo fondamentale per il sistema Italia"


Cambio al vertice in AIPB. Come apiamnete previsto, il nuovo consiglio di amministrazione dell'Associazione Italiana Private Banking, riunitosi oggi in prima seduta, ha affidato la presidenza per il prossimo triennio ad Andrea Ragaini (vice direttore generale vicario di Banca Generali con responsabilità su wealth management, mercati e prodotti).

Claudio Devecchi (docente di Strategia e Politica Aziendale e Management dell’Università Cattolica di Milano) viene nominato vicepresidente vicario e Antonella Massari è riconfermata in qualità di segretario generale di AIPB.

Il cda ha inoltre analizzato l’evoluzione dell’industria e le previsioni per il triennio 2022-2024, alla luce delle prospettive nel mutato scenario economico finanziario. Nonostante le incertezze determinate dalla crisi geopolitica e dalla situazione pandemica, ancora non del tutto risolta, il private banking dimostra capacità di resilienza e di adattamento alla complessità del contesto, in virtù delle quali si stima una crescita media annua del settore nel triennio del 4%, determinata dall’effetto combinato dell’evoluzione dei mercati finanziari e della capacità di attrarre nuova clientela.

Il nuovo presidente Andrea Ragaini ha rinnovato l’impegno dell’associazione lungo tre direttici prioritarie: valorizzare gli aspetti distintivi dell’industria private, per un riconoscimento delle peculiarità del settore all’interno del mercato finanziario; essere in prima linea per promuovere una cultura della responsabilità volta a incrementare il flusso di investimenti sostenibili; promuovere lo sviluppo delle conoscenze necessarie per assistere la clientela nella gestione dei patrimoni, con una particolare focalizzazione sull’allungamento dell’orizzonte temporale degli investimenti a beneficio delle performance finanziarie e del finanziamento all’economia reale. Innovazione, protezione e crescita sostenibile sono quindi le parole chiave che orienteranno l’industria nel prossimo triennio. 

“Sono onorato di poter rappresentare l’Associazione Italiana Private Banking e di poter proseguire il grande lavoro che hanno fatto nel tempo i suoi presidenti, che ringrazio con gratitudine a cominciare da Paolo Langé, da cui prendo il testimone. Proseguirò con passione e impegno insieme alla squadra del comitato direttivo, a tutto il consiglio di amministrazione e allo splendido team AIPB nel diffondere i valori del private banking, con la assoluta convinzione che la nostra industria rivesta un ruolo fondamentale per il sistema Italia, contribuendo a preservare e a far crescere una risorsa chiave del nostro Paese: il risparmio privato. Risparmio che, se ben indirizzato, può risultare determinante anche per supportare la ripresa economica italiana. Uno scopo valoriale, quindi, che mi rende ancora più orgoglioso di appartenere ad AIPB”.

Si compie così il passaggio di testimone al nuovo vertice dell’associazione, che da oltre 15 anni riunisce i principali operatori nazionali e internazionali dell’industria del Private Banking in Italia e si conclude il triennio presieduto da Paolo Langé.

NEL 2021 IL PRIVATE BANKING CRESCE A VELOCITÀ DOPPIA RISPETTO AGLI ALTRI CANALI DI DISTRIBUZIONE

I dati elaborati da AIPB registrano una crescita del peso del Private Banking nella gestione degli investimenti delle famiglie, disegnando prospettive di crescita che ne confermano il trend positivo anche per il prossimo triennio Il Private Banking nel 2021 ha attratto con successo i risparmi degli Italiani assicurandosi una crescita del 10,5%, doppia rispetto agli altri canali distributivi; ha assicurato una migliore performance dei portafogli della clientela attraverso un significativo sviluppo dei fondi e delle gestioni, aumentando gli investimenti diretti in capitali di rischio. A fronte di una riduzione del peso dei titoli di Stato, le attività gestite dal Private Banking hanno registrato una crescita del peso degli strumenti assicurativi e un contenimento della liquidità su livelli fisiologici. Risultati ottenuti anche grazie ad un modello di servizio basato su professionalità e vicinanza, che è riuscito ad offrire consulenza anche attraverso i canali digitali, ottenendo un consolidamento della fiducia della clientela espresso da una crescita del livello di soddisfazione, che nel 2021 ha raggiunto l’84%.

IL MUTATO SCENARIO ECONOMICO AUMENTA L’INCERTEZZA E CONSOLIDA LA PROPENSIONE AL RISPARMIO

In presenza di un 2021 che si è chiuso con una netta ripresa di tutte le economie, il 2022 - a causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia - si presenta con uno scenario profondamente mutato, come evidenziato dalla brusca caduta degli indici di fiducia di famiglie e imprese, dalle crescenti spinte inflazionistiche e dalle incertezze sui mercati finanziari. Le conseguenze della guerra posticipano il pieno recupero dell’economia a livelli pre-pandemici: le stime sul PIL calano rispetto alle aspettative di inizio anno e il rallentamento dell’economia colpisce quasi tutti i settori. Per effetto dell’elevato livello di incertezza, nel triennio 2022-2024 si stima una propensione al risparmio delle famiglie ancora elevata, ma in rallentamento per effetto di un tasso di inflazione previsto rimanere nel 2022 superiore al 5%. Secondo le stime di Prometeia per AIPB, la ricchezza complessiva delle famiglie italiane dovrebbe crescere mediamente del 2,4% all’anno, generando un flusso cumulato di nuova ricchezza di circa €250 miliardi nel triennio, dei quali 100 miliardi per effetto mercato.

LE PROSPETTIVE DELL’INDUSTRIA DEL PRIVATE BANKING AL 2024: +4% LA CRESCITA MEDIA ANNUA

Nello scenario previsto appena descritto, AIPB stima una crescita media annua del mercato servito dal Private Banking del 4%, con asset gestiti che vanno dai €1.030 miliardi del 2021 ai €1.157 miliardi stimati per fine 2024. Una crescita che interessa tutte le componenti delle attività in gestione, e in particolare il comparto assicurativo e dei fondi di investimento, e che assicura un ulteriore aumento della quota di mercato rispetto agli altri canali distributivi

CURRICULUM DI ANDREA RAGAINI

Già membro del Comitato Direttivo e del Consiglio di Amministrazione di AIPB, il neo-Presidente Andrea Ragaini è Vice Direttore Generale Vicario di Banca Generali, con responsabilità su Wealth Management, Mercati e Prodotti dal 2016. Milanese, laureato con lode all’Università Bocconi nel 1990, vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore. Prima di entrare in Banca Generali nel 2015 è stato in Credito Artigiano S.p.A., Banca Cesare Ponti e Banca Carige, dove ha avuto la responsabilità sul Private Banking per l’intero Gruppo Bancario. Dal 2013 è anche cultore della materia Private Banking presso l’Università degli Studi di Genova e dal 2017 docente a contratto presso l’Università Liuc.

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