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Doppia contribuzione, Bufi (Anasf): "Trattamento iniquo"

11/20/2014

Si è svolta l’audizione di Anasf nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Bicamerale di controllo sull’attività degli enti gestori


Si è svolta l’audizione di Anasf nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Bicamerale di controllo sull’attività degli enti gestori. L’Associazione è stata ascoltata sulla doppia contribuzione previdenziale obbligatoria cui è sottoposta la categoria dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), e per voce del suo presidente, Maurizio Bufi (nella foto), ha sottolineato, in circa un’ora di presentazione, l’anomalia che vede i pf versare contributi previdenziali obbligatori a due enti di previdenza diversi, Inps ed Enasarco.

 

“Oltre all’assurdo giuridico cui siamo sottoposti, ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) iscritti ad Enasarco è anche preclusa la totalizzazione dei contributi. Tale singolarità ha generato, nell’ambito dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), un fenomeno distorsivo e iniquo, denominato il caso dei “silenti Enasarco” e che rappresenta un’anomalia, tutta italiana, per la quale a una doppia contribuzione obbligatoria non corrisponde la possibilità di totalizzare, né di richiedere la liquidazione dei contributi versati, salvo rari casi. E’ questo il caso di molti consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che hanno già svolto attività lavorativa nel settore bancario, e solo successivamente optano per l’attività di consulente finanziario (ex-promotore finanziario). Ne discende che per questi professionisti la contribuzione pensionistica ad Enasarco sarà sostanzialmente a fondo perduto”, ha sottolineato il presidente Anasf.

 

“Alla palese iniquità di trattamento, si aggiunge la nostra preoccupazione relativa alla situazione gestionale e finanziaria della Fondazione, a nostro giudizio ormai definitivamente compromessa”, ha continuato Bufi. “Anche la dismissione generalizzata degli immobili rappresenta a nostro parere un ulteriore grave errore, sia in termini di ricavi derivanti dalla vendita degli stessi sia sui rendimenti netti relativi agli investimenti in strumenti finanziari”.

 

La memoria presentata da Anasf ha richiamato in maniera esplicita anche le modifiche contenute nel nuovo Statuto Enasarco e contestate dall’Associazione, relativamente ai meccanismi di elezione delle rappresentanze degli iscritti nella governance dell'ente, che ancora vedrebbero modalità elettive favorevoli allo status quo, piuttosto che ad una democratica competizione elettorale, in cui anche i consulenti (ex-promotori) possano avere la possibilità, al pari di altri soggetti, di una propria rappresentanza.

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