Fitoussi e Luttwak, un futuro senza sfumature

È stato un dibattito senza freni quello tra Jean Paul Fitoussi ed Edward N. Luttwak. I due economisti, noti per le loro posizioni forti, non hanno deluso le attese a Consulentia 2016.
02/02/2016 | Francesco D'Arco

È stato un dibattito senza freni quello tra Jean Paul Fitoussi ed Edward N. Luttwak. I due economisti, noti per le loro posizioni forti, non hanno deluso le attese a Consulentia 2016 e si sono apertamente confrontati sul futuro dell'Europa, dell'America e dell'economia globale in generale. Un futuro che non conosce per Fitoussi e Luttwak sfumature di grigio, ma solo tinte forti e provocatorie. 

 

Da un lato "l'americano" Luttwak ha senza troppe esitazioni sottolineato la grossa differenza tra gli USA e l'Europa: la prima ha, in estrema sintesi, la forza di camminare da sola ("abbiamo carta e inchiostro e possiamo stampare denaro senza chiedere permesso a ogni Stato come in Europa") ed è per natura capace di autogestirsi (le case degli americani non hanno mura, anche perché gli statunitensi hanno la libertà di utilizzare le armi da fuoco per difendersi, a differenza degli europei). L'Europa non ha queste doti e, inoltre, deve affrontare uno scenario "in cui si cammina tra burroni, ma dove ogni paese utilizza la propria rete di protezione" ha affermato Luttwak che non ha trovato nelle sue affermazioni l'appoggio di Fitoussi che, anzi, ha dipinto un'America "non felice" perché si dirige verso una "società senza classe media".

 

Certo, per l'economista francese, l'Europa non vive meglio anche perché "Il popolo d'Europa è stanco di cambiare i governi senza avere la scelta di poter cambiare politica". Nasce da qui il problema dell'Europa che se "non riuscirà a soddisfare le richieste dei popoli" si avvierà verso ogni tipo di scenario, anche "la fine dell'euro" e il tanto temuto "Brexit", ha affermato Fitoussi nell'intervista rilasciata ad Advisoronline. 

 

 

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