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Anasf alla Ue: i robo-advisor non fanno "vera consulenza"

4/21/2016

La risposta dell'associazione al discussion paper dell'ESAs sulla consulenza automatizzata: "Necessaria una distinzione tra consulenza professionale e quella con mera funzionalità informativa"


“È necessaria una distinzione tra consulenza finanziaria, intesa come servizio professionale completo che soddisfa efficacemente le esigenze dei risparmiatori, i loro obiettivi di investimento e le loro caratteristiche, e una consulenza finanziaria base con mera funzionalità informativa”. È questa la richiesta dell’Anasf alle autorità europee, contenuta nella riposta al discussion paper dell’ESAs (che raggruppa ESMA, EBA e EIOPA) sulla consulenza automatizzata, i cosiddetti robo-advisor, avviata a dicembre e conclusasi lo scorso 4 marzo.

“Le Autorità – scrive l’Anasf - dovrebbero definire in modo più chiaro e preciso cosa si intende per consulenza automatizzata e quale tipologia di strumenti possono ricondursi a questo servizio”. Gli strumenti automatizzati, secondo l’associazione guidata da Maurizio Bufi (nella foto)  che rappresenta i consulenti finanziari abilitati al servizio fuori sede, “possono essere utilizzati per fornire informazioni in materia finanziaria ai cittadini e, per quanto riguarda il settore mobiliare, le prestazioni da loro offerte possono identificarsi nelle regole MiFID sulla mera esecuzione e sull’appropriatezza, ma non nelle regole di adeguatezza che garantiscono il livello di protezione degli investitori più elevato e necessario per i servizi di consulenza sugli investimenti”.

I dispositivi automatizzati, invece, secondo l’Anasf “possono essere utilizzati per fornire consigli di base e generici, che possono consentire agli investitori, in particolare quelli meno esperti e informati, di comprendere l’esigenza di avvalersi di raccomandazioni personali più efficaci per i propri investimenti”. Anche perché “le informazioni non devono essere confuse con la consulenza. L'informazione è semplicemente un’elaborazione sui dati di mercato. Tuttavia, l’informazione è vuota se non viene anche spiegato all’investitore il perché di un determinato dato e come va interpretato. Ancora una volta il supporto umano è essenziale e indispensabile”.

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