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Anasf, giovani più consapevoli dei propri limiti

7/12/2016 | Redazione Advisor

A rivelarlo i risultati del sondaggio condotto durante il progetto economic@mente che nel 2015-2016 ha raggiunto un nuovo record.


Nell’anno scolastico 2015-2016 le scuole coinvolte dal progetto firmato Anasf economic@mente sono state 91, un record per l’iniziativa che dal 2009  a oggi ha interessato 230 scuole, 823 classi e 325 formatori abilitati.

 

 “Cresce nel mondo scolastico la percezione dell’importanza dell’alfabetizzazione finanziaria dei ragazzi”, ha dichiarato Germana Martano (nella foto) commentando in una nota stampa i risultati dell’ultimo anno scolastico di economic@mente – Metti in conto il tuo futuro, progetto di educazione finanziaria rivolto alle scuole superiori di secondo grado, realizzato dall’associazione di categoria guidata da Maurizio Bufi, in collaborazione con PROGeTICA.

 

Sin dalla nascita del percorso formativo, agli studenti partecipanti viene chiesto di compilare un questionario di valutazione che mostra l’evoluzione delle competenze finanziarie tra l’inizio e la fine del progetto. I dati relativi all’anno scolastico 2015-2016 raccolgono le risposte di circa 1400 studenti che rispondendo alla domanda ‘Hai riflettuto su come potrai raggiungere i tuoi obiettivi futuri?’ hanno dimostrato di aver acquisito consapevolezza circa l’importanza di un’attenta pianificazione ai fini del conseguimento degli obiettivi. Rispetto all’inizio delle lezioni il 14% in più degli studenti dichiara di voler pianificare ogni traguardo e valutare le proprie possibilità economiche per perseguire al meglio gli obiettivi che si sono posti per il futuro.

 

Gli effetti positivi dell’iniziativa si leggono anche nella diminuzione del numero di studenti che non hanno pensato a soluzioni per integrare la pensione, aumentando di 10 punti la percentuale di coloro che hanno espresso l’intenzione di sottoscrivere una pensione complementare (pur rimanendo su una soglia ancora bassa, il 16%). Risulta ridimensionato, infine, il ruolo di assistenza svolto dalla famiglia, che era il referente principale prima del corso, lasciando il passo a operatori professionali del settore.

 

 “A partire dal 2011, sembrano entrare nella sfera di interesse degli alunni, già prima dell’inizio dei corsi, diversi temi economico-finanziari, meno presenti negli anni precedenti. Una probabile causa di questo aumento di consapevolezza generalizzato nelle dichiarazioni degli studenti è la grande diffusione durante quell’anno sui mezzi di informazione di temi di politica economica e finanziaria”, ha aggiunto Martano.

 

Tra le tendenze più recenti si nota, infine, la diminuzione rispetto al passato del numero di studenti che già prima del corso dichiarava di conoscere i principali strumenti messi a disposizione dal mercato. “Si può ipotizzare che l’emergere di questa nuova tendenza sia frutto di un incremento di consapevolezza dello scarso livello della propria cultura finanziaria, anche forse alla luce della recente crisi che ha riguardato il sistema bancario in Italia e, non da ultimo, il conseguente crollo di alcuni paradigmi della finanza”, conclude il direttore generale Anasf.

 

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