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Bufi (Anasf) alla Camera: no al disallinemento tra Mifid II e IDD

10/11/2016 | Marcella Persola

In particolare secondo il presidente dell'associazione dei consulenti finanziari è inamissibile la difformità sul tema inducement


Regole chiare e uniformi per tutti al fine di tutelare completamente gli investitori. E' questa una delle principali richieste che con sollecitudine il presidente di Anasf, Maurizio Bufi (nella foto), ha richiesto oggi nel corso dell'audizione tenutasi presso VI Commissione Finanze della Camera dei deputati, in merito al futuro recepimento della Mifid II e agli Orientamenti Esma sulla valutazione delle conoscenze e competenze del personale degli intermediari, e l'impatto sulla tutela dei risparmiatori.

 

Bufi, in qualità di rappresentante dell'associazione dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, ha evidenziato, in particolare, che esistono ancora delle "differenze tra la disciplina dei servizi e degli strumenti finanziari, da un lato, e le disposizioni in materia di distribuzione assicurativa, dall'altro". Una diversità che secondo il presidente dovrà essere necessariamente superata, quanto meno in sede di recepimento nazionale delle disposizioni europee.

 

Per Anasf il disallineamento delle regole sull'ammissibilita' dei cosiddetti 'inducement' tra la Mifid e la direttiva Idd, dedicata alla distribuzione assicurativa è inammissibile, in quanto "non si può immaginare 'di sacrificare le esigenze di uniformità nei presidi di tutela del cittadino-risparmiatore a causa di un'opera legislativa difettosa o, quanto meno, poco omogenea".

Insomma la tutela del consumatore/investitore dovrebbe essere la priorità.

 

E in merito al Key investor document (KID), il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori, allo studio da parte delle Autorità di vigilanza europee Bufi, ne sottolinea l'utililità e l'essenzialità. "Si tratta di un documento breve, consistente di massimo tre facciate nel tradizionale formato di stampa A4, nel quale, utilizzando un linguaggio chiaro, sintetico e comprensibile, si riportano le informazioni principali di cui l'investitore al dettaglio necessita per comprendere le caratteristiche dei prodotti finanziari" ricorda Bufi.

 

In questo modo, ha sottolineato il presidente di Anasf, "si potrà rispondere alla necessità di semplificare e rendere più trasparenti le comunicazioni destinate agli utenti dei servizi finanziari, bancari, assicurativi e previdenziali, superando in tal modo gli effetti di sovraccarico informativo ('information overload') dovuto alla crescente stratificazione normativa".

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