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Consulentia 17, la MiFID II non sarà indolore

9/20/2017

Non è una rivoluzione. Non deve spaventare i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede. Ma non deve essere sottovalutata. A rischio i margini del settore. Ma i professionisti si dicono pronti a...


La MiFID II? Non è una rivoluzione. Non deve spaventare i consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede. Ma non sarà indolore. È questo il grande messaggio trasmesso dal convegno inaugurale dell'edizione torinese di Consulentia 2017 che, dopo un'introduzione del presidente Anasf Maurizio Bufi, e l'intervento di Francesco Di Ciommo, avvocato e docente all'Università LUISS Guido Carli, ha visto confrontarsi sul futuro cambiamento della professione in seguito all'entrata in vigore della direttiva europea Giuseppe D'Agostino (Vice Direttore Generale Consob), Dario Di Muro (Amministratore Delegato Finanza & Futuro Banca), Mauro Maria Marino (Presidente 6° Commissione Finanze e Tesoro, Senato della Repubblica), Giovanni Pirovano (Vice Presidente Banca Mediolanum) e Ferdinando Rebecchi (Responsabile Life Banker BNL Gruppo BNP Paribas Sviluppo e Consulenza Finanziaria).

 

Il filo conduttore del convegno è stato sicuramente l'ottimismo, come d'altronde affermato fin da subito da Bufi che ha invitato tutti a non aver "paura" del "futuro" anche perché, se è pur vero che l'applicazione della direttiva è imminente, è anche vero che "complessivamente esprimiamo un giudizio positivo dal momento che la figura del consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede risulta valorizzata". E anche gli stessi vertici delle reti hanno definito più volte la MiFID II come un'opportunità. 

 

Ma in diversi punti gli interventi dei relatori saliti sul palco dell'Auditorium Agnelli del Lingotto di Torino hanno fatto emergere le vere criticità della direttiva. D'altronde, come affermato dal Senatore Marino, "veniamo da un periodo di iper regolamentazione quindi non è facile agire sul recepimento della MiFID II". E così ai rischi insiti nel testo europeo devono essere aggiunti i rischi legati al recepimento nazionale.

 

Andiamo quindi incontro ad una nuova rivoluzione? Assolutamente no, secondo D'Agostino che, anzi, ha subito chiarito che "la MiFID 2 è la risposta che l'Europa ha dato alla cattiva applicazione della  MiFID.  Non vedo nessuna grande rivoluzione". Se non quella che vuole portare alla chiusura "della centralità della vendita", concetto, in realtà, "già presente nel 2007". Ma che ora dovrà essere applicato non solo in termini formali, ma anche nella sostanza: "Si deve andare oltre la formalità" ha chiosato il dirigente Consob che ha ricordato l'importante introduzione delle regole di product governance che impongono ai produttori di individuare "già all'origine gli strumenti adeguati ad un preciso target di clientela".

 

Un aspetto che non potrà non intaccare i margini delle società anche perché se è vero, come ha affermato Di Ciommo, che "la stella polare della MIFID II è il servizio di qualità", è indubbio che "elevare gli standard qualitativi tenderà a ridurre i margini dell'attività. L'industria si deve porre il problema", ha sottolineato Bufi. Un problema che, per i vertici delle reti di consulenza finanziaria può essere tradotto in opportunità, ma tra i singoli consulenti presenti in sala sembra restare ancora qualche timore.

 

"Davvero non inciderà in maniera negativa sulla relazione con il cliente?", è la domanda che molti si sono posti dopo il convegno. La risposta a questa domanda non può arrivare ora perché, come ricordato da D'Agostino e Marino sono in corso ancora diverse consultazioni e lo stesso Governo potrebbe ritornare a discutere sul testo della MiFID II. Ma intanto i cf sono chiamati a gestire una clientela che si muove più rapidamente delle norme. È questo il grande cambiamento che i professionisti della consulenza finanziaria devono affrontare. Ma su questo fronte torna l'ottimismo tipico del settore ben espresso da Maurizio Bufi: “Siamo consapevoli della necessità di raccogliere una sfida e siamo davvero convinti di essere pronti al cambiamento”.

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