“Etica, competenze, remunerazione”. Sono queste le tre parole chiave che accompagnano l’edizione autunnale di Consulentia, la manifestazione organizzata da Anasf che quest’anno ha fatto tappa a Bologna. Tre parole che segnano il futuro della consulenza finanziaria e che racchiudono numerose sfide. Ma quella più complicata è racchiusa dietro al primo termine: etica. “L’etica è alla base di ogni società civile”, ha subito sottolineato nel messaggio inaugurale Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna che ha introdotto l’evento anticipando l’intervento del professore Stefano Zamagni, Economista, Professore di Economia Politica Università di Bologna che ha invitato Anasf, e tutti i professionisti della consulenza finanziaria, a non cedere alla tentazione della “doppia moralità”, tesi antica che distingue tra “moralità degli affari finanziari e moralità della vita reale”.

 

Una distinzione che, secondo Zamagni, “non può che portare alla schizofrenia”. “Voi consulenti finanziari, a mio avviso, siete dei cordai” ha affermato il professore dell’Università di Bologna, “Agendo come intermediari tra le società e i risparmiatori, avete la necessità di riallacciare le corde della fiducia che sono state tagliate. Dovete pretendere questo riconoscimento, sia in ambito civile, sia in ambito politico. Se passa questa linea le cose cambiano”. 

 

“Oggi voi gestite un rapporto solo personale” ha continuato il professor Zamagni. “Ma le corde che costruite e costruirete devono essere gettate ad ampio raggio, non solo verso una cerchia ristretta di famiglie. Dovete recuperare la vostra funzione di cordai. Dovete adoperare le vostre competenze per riallacciare quelle corde che negli ultimi tempi sono state tagliate nel mondo della finanza”. 

 

Una sfida enorme che è stata condivisa dal presidente Anasf, Maurizio Bufi: “Difficile commentare le parole del prof. Zamagni, condivisibili e ricche di saggezza e pragmatismo e che conferma che il nostro è un ruolo importante che ha un impatto su cose e persone. Il nostro è anche un ruolo sociale, oltre che un ruolo economico”.

 

Ed è proprio per questo che il professor Zamagni ha, provocatoriamente, invitato il mondo dei consulenti finanziari, ma anche l’intero mondo bancario, ad imporre il giuramento del consulente finanziario e del banchiere, così come avviene in Olanda dove “il giuramento del banchiere è diventato un obbligo” ha affermato Zamagni. “Un giuramento che tocca 8 punti che ben sintetizzano i concetti che si nascondono dietro a parole importanti quali l’etica, la fiducia, la responsabilità”. 

 

Alla luce di queste riflessioni, secondo quanto dichiarato dal professore Zamagni - e da quanto emerso nella tavola rotonda che ha visto la partecipazione, accanto a Bufi e Zamagni, di Anna Genovese (Commissario Consob), Fabrizio Antolini (Presidente del corso studi di economia Università di Teramo e Presidente eletto della società italiana di scienze del turismo) e Mauro Meazza (Caporedattore centrale de Il Sole24Ore) - i consulenti finanziari devono evolvere come categoria e giungere ad una nuova maturità che porti questi professionisti ad esercitare un’attività di lobby sana e costruttiva, perché altrimenti “qualcuno più furbo di voi si aggiudicherà quel ruolo di cordai che voi già svolgete” ha concluso Zamagni.