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Enasarco, scontro frontale Costa-CdA

11/8/2019

Il presidente dell'ente lancia un "allarme elezioni" che non è gradito dai membri del consiglio che accusano l'attuale vertice di voler " solo sviare l’attenzione dalle tante criticità irrisolte e dai risultati deludenti della sua gestione".


Il presidente di Enasarco, Gian Roberto Costa, finisce nuovamente nel mirino dei membri del CdA dell’ente che non apprezzano le dichiarazioni emerse durante l’audizione in Commissione Parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. 

 

“Parlare di rischi e criticità per le prossime elezioni di Enasarco, è quanto meno fuori luogo e intempestivo a pochi giorni dal termine di presentazione delle liste elettorali”, affermano senza mezze misure i membri del CdA Enasarco Antonino Marcianò, Alfonsino Mei, Luca Gaburro e Davide Ricci. “Costa si dice preoccupato per le criticità che ‘il sistema di votazione a collegio unico nazionale con voto elettronico pone’ e per il ‘rischio che prevalga chi metta in campo più denaro per la campagna elettorale’. Pur condividendo la necessità della massima trasparenza per i finanziamenti ottenuti dalle liste, non possiamo comprendere queste dichiarazioni da parte di chi è stato eletto con questo sistema di voto, lo ha votato in qualità di vicepresidente dell’Ente nella precedente consiliatura e nulla a fatto in tre anni e mezzo come Presidente della Fondazione”.

 

Un attacco frontale dei quattro professionisti che ricordano che “è solo dal 2016 che gli iscritti a Enasarco possono votare i propri amministratori. Gettare ombre sulle elezioni del prossimo aprile vuol dire svilire la svolta democratica del 2016 e ledere l’immagine di tutta la Fondazione” chiosano senza mezzi termini Marcianò, Mei, Gaburro e Ricci. “Come membri del CdA eletti da migliaia di iscritti, non possiamo restare indifferenti alle parole del presidente Costa, che probabilmente intende solo sviare l’attenzione dalle tante criticità irrisolte e dai risultati deludenti della sua gestione”.

 

“Non si può ridurre qualsiasi risultato elettorale che si svolga in un contesto democratico” continuano i membri del CdA “ad una mera questione di risorse finanziarie a disposizione, perché il consenso degli elettori si ottiene sulla base dei programmi e dei risultati ottenuti.

Con buona pace del presidente Costa, l’attuale governance sarà sottoposta al vaglio dei 220.000 agenti di commercio e consulenti finanziari che potranno scegliere i propri amministratori in completa libertà ed autonomia” concludono i quattro professionisti che presenteranno il prossimo 14 novembre  all’interno del Forum Agenti fiera milano city padiglione 4 (MiCo) la lista del comitato Agenti e Consulenti, nata dalla coalizione tra Anasf Federagenti e Fiarc Confesercenti, guidata da Alfonsino Mei, nome storico dell’associazione dei consulenti finanziari che in questi anni, all’interno di Enasarco, ha più volte evidenziato e fatto emergere le criticità della gestione attuale dell’ente spingendo per un cambio di rotta che sarà sicuramente un messaggio chiave della ormai imminente campagna elettorale. Una campagna che, a detta di fonti vicine ad Enasarco, danno Costa come “possibile sconfitto”. C’è anche chi parla di una sua difficile elezione come consigliere.

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