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Covid-19, promossi e bocciati secondo Anasf

5/5/2020

I consulenti finanziari stanno superando la prova. Il modello di servizio si conferma efficace. Ma non tutti gli enti si stanno dimostrando all’altezza. E per quanto riguarda il Congresso Nazionale, Bufi annuncia che…


I consulenti finanziari stanno dimostrando professionalità nella gestione “dell’ennesima crisi” che attraversa la loro storia. “La conferma arriva dai dati di raccolta diffusi recentemente da Assoreti che mostrano un atteggiamento giustamente prudente, sia dalla ricerca che ha realizzato in queste settimane per noi McKinsey” spiega subito Maurizio Bufi, il presidente di Anasf che trova all’interno dei dati emersi dall’indagine condotta sugli associati diverse “conferme”.

 

“È vero che questa crisi è differente dalle altre ma gli effetti sui clienti sono sostanzialmente molto simili a quelli registrati in passato. Questo ha permesso ai consulenti finanziari di reagire rapidamente allo shock iniziale e di mostrarsi proattivi e presenti agli occhi dei clienti. Una proattività che dimostra per l’ennesima volta che questo modello di servizio funziona” chiarisce Bufi che guardando al futuro ammette: “con questa crisi è venuta meno la fisicità del rapporto con i clienti e tutti noi siamo stati chiamati ad incrementare enormemente l’utilizzo della tecnologia. Un’evoluzione che cambierà il rapporto che avremo con la clientela futura non perché svaniranno gli incontri di persona, ma perché alla relazione diretta si affiancherà sempre di più una relazione che potremmo chiamare indiretta. Insomma la previsione che abbiamo fatto in tanti convegni Anasf che parlava di un equilibrio tra umano e tecnologico trova oggi conferma nei fatti” chiosa il presidente di Anasf che vuole però precisare un punto che a suo avviso è stato frainteso nella pubblicazione dei dati della ricerca McKinsey, ovvero quello relativo alla mancanza, per più di metà dei consulenti finanziari, di un chiaro indirizzamento da parte della propria rete.

 

“Non è un’assenza di sostegno da parte delle società mandanti ma la conferma che il nostro mondo non si muove secondo logiche di budget. Quando abbiamo chiesto ai consulenti finanziari se si sentivano indirizzati dalla propria rete l’obiettivo era quello di sapere se avevano ricevuto indicazioni sul fronte degli strumenti da proporre. E la risposta ottenuta ha confermato che i consulenti svolgono un servizio indipendente” conclude Bufi.

 

Ma se i veterani del settore si stanno ben destreggiando in questa crisi oggi il pericolo che alcuni consulenti siano destinati ad abbandonare la professione esiste, non trova? “Purtroppo il rischio di abbandono c’è soprattutto per tutti coloro che non arrivano dal mondo bancario e quindi si trovano a dover avviare la propria professione da zero in questo momento difficile” risponde Bufi. “È importante mantenere quindi un livello di guardia elevato per evitare di registrare un restringimento del numero di professionisti attivi, anche per questo l’Organismo per la vigilanza e la tenuta dell’Albo Unico dei consulenti finanziari (OCF) ha già chiesto l’autorizzazione a poter procedere con l’organizzazione di sessioni di esame online”.

 

Un’autorizzazione che però ancora non arriva da parte di Consob. Ma se lo stop di Consob è vissuto come momentaneo c’è un altro stop che non convince l’Anasf e che viene fortemente criticato da Maurizio Bufi: quello relativo alle elezioni Enasarco che si sarebbero dovute svolgere nella seconda metà di aprile “ma che sono state rinviate a data da destinarsi, anzi nella decisione presa da Enasarco si parla di elezioni quando finirà la crisi. Ma quando finirà?” chiede ironicamente Bufi che ricorda come anche il “MEF e il Ministero del Lavoro, che hanno voce in capitolo in quanto ministeri vigilanti, sono d’accordo con la critica mossa dalla lista Fare Presto! (che ricordiamolo unisce Anasf, Confesercenti, Federagenti e Fiarc) che le elezioni online potevano essere svolte, trattandosi esclusivamente di voto elettronico. Per questo crediamo e continuiamo a sostenere che sia opportuno realizzarle entro fine giugno” conclude Bufi. Insomma sarebbe stato opportuno definire una data limite ben chiara, così come “abbiamo fatto noi con il nostro Congresso Nazionale” conclude Bufi che ricorda la decisione presa da Anasf di rinviare al 29 giugno, 30 giugno e 1 luglio le date dell’XI Congresso Nazionale dell’associazione che, da programma, dovrebbe svolgersi fisicamente a Solbiate Olona, “ma al momento, considerando ancora le numerose incognite, ci stiamo già organizzando per realizzare un congresso nazionale ‘virtuale’. Non è semplice perché sono tanti gli aspetti da considerare, sia da un punto di vista istituzionale, sia logistico, sia regolamentare. E soprattutto sarà possibile seguire questa strada se e solo se tutte le parti coinvolte saranno concordi sulla modalità di svolgimento” afferma Bufi.

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