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Luigi Conte chiede al governo di “valorizzare la consulenza”

3/23/2021 | Daniele Riosa

Lo ha dichiarato il presidente Anasf nel corso della sua audizione in Senato dove ha presentato la memoria dell’associazione nell’ambito della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza


Il 23 marzo è stato il giorno di Luigi Conte in Senato. Il presidente Anasf ha esposto le riflessioni sue e dell’associazione davanti alla Commissione Politiche dell’Unione Europea e alla Commissione Bilancio, nell’ambito della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Come si legge su anasf.it, Conte si è soffermato sull’importanza di promuovere la digitalizzazione, che aiuta a incentivare gli investimenti verso il settore produttivo italiano, in particolare le PMI, attraverso il servizio di consulenza finanziaria e permette alle imprese italiane di diventare più competitive sui mercati internazionali, utilizzando a tale scopo anche strumenti innovativi, quali gli ELTIF e i PIR.

Particolarmente interessante il passaggio della memoria Anasf per promuovere gli investimenti verso il settore produttivo italiano, in particolare le PMI, attraverso il servizio di consulenza. Come si legge nel testo “negli ultimi mesi, a causa della pandemia, è aumentata la propensione degli italiani a risparmiare e mantenere liquidità sui conti correnti. Nell’ultimo anno i depositi in conto corrente di famiglie e imprese sono infatti aumentati di 180,7 miliardi di euro, salendo a 1.743,9 miliardi, secondo i recenti dati pubblicati da Banca d’Italia, ancora in costante crescita. I risparmi bancari sono aumentati di circa 100 miliardi rispetto all’anno precedente e di circa 120 miliardi rispetto al periodo gennaio 2016-gennaio 2020. L’aumento dei depositi è dovuto alla contrazione dei consumi causata dall’impossibilità materiale di spendere, a causa del lockdown, e al fattore psicologico che ha portato gli italiani ad essere particolarmente prudenti in attesa di una situazione più stabile. I 180 miliardi di euro di risparmi delle famiglie vanno però considerati come potenziali futuri investimenti; a questo proposito, la consulenza finanziaria può giocare un ruolo fondamentale nel convogliare i risparmi accumulati dagli italiani verso le imprese (soprattutto di quelle piccole e medie) di modo che possano contribuire alla ripresa del settore produttivo italiano”.

“I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede – ricorda la relazione Anasf - hanno dimostrato anche in un contesto fuori dall’ordinario, come quello in cui abbiamo vissuto e che ancora stiamo vivendo, di essere una categoria professionale sempre pronta ad affrontare le sfide. Le reti di consulenti finanziari, come dimostrato dai recenti dati Assoreti, hanno registrato nel 2020 volumi record di raccolta netta, sia in termini mensili sia sull’intero anno: il bilancio della raccolta netta del 2020 è stato infatti positivo per 43,4 miliardi di euro, con un aumento del 24,1% rispetto al 2019. È significativo il dato in controtendenza della liquidità netta dei clienti dei consulenti finanziari, confluita su conti correnti e depositi, pari a 12,4 miliardi, che ha segnato una flessione del 4% rispetto all’anno precedente”.

Tale evidenza mostra come “i consulenti finanziari hanno saputo essere proattivi, anche di fronte ad uno scenario critico, puntando sulla diversificazione degli investimenti dei propri clienti. Proprio attraverso la diversificazione del portafoglio degli investitori i consulenti finanziari sono riusciti ad evitare atteggiamenti prudenziali dei clienti puntando piuttosto su una prospettiva temporale di medio-lungo periodo. È indubbio che la professionalità dei consulenti, la centralità del servizio di consulenza e il rapporto di fiducia con la clientela abbiano giocato un ruolo fondamentale nel sostenere l’industria del risparmio. La consulenza finanziaria dovrebbe pertanto essere valorizzata nel Piano di nazionale di ripresa e resilienza, perché potrà avere un ruolo centrale nel veicolare i risparmi degli italiani in attività produttive che possano portare evidenti benefici alle imprese e allo stesso tempo alle famiglie italiane, per consentire all’Italia di ripartire, attraverso le sue imprese, e di ritrovare la collocazione che merita in Europa”.

Sul fronte dell’istruzione e della ricerca Conte ha sottolineato che "la società italiana è gerontocratica e attraversata trasversalmente dalla criticità del ricambio generazionale, che intercetta qualsiasi settore, non solo quella della consulenza finanziaria. E' necessario mettere in atto una serie di provvedimenti, temporanei e stabili, tesi a garantire un nuovo ritmo naturale in questo processo di ringiovanimento sistemico, gestendo un fenomeno con fini di efficienza e miglioramento della qualità della vita".

"Anasf è pronta a dare il suo contributo in questo cammino, con proposte di settore che possano essere allargate a tutti i giovani che vogliano intraprendere percorsi professionali e/o imprenditoriali in un momento, così difficile, complesso e delicato", ha concluso il numero uno dell’associazione.

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