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Niente crescita senza CF. E la tassazione finisce nel mirino

4/8/2022

“Siamo pronti a partecipare alla missione di crescita contenuta del Pnrr”, ha dichiarato Conte (Anasf). Ma la platea di ConsulenTia 22 esplode quando Marattin (IV Comm. Finanze, Camera dei Deputati) afferma che...


“Tutti i temi che mettono al centro il futuro per noi sono essenziali, per questo siamo pronti a partecipare alla missione di crescita contenuta del Pnrr”, con queste parole il presidente Anasf Luigi Conte ha salutato la platea dell’Auditorium Parco della Musica in occasione della plenaria di chiusura di ConsulenTia 2022. La tre giorni organizzata dall’associazione dei consulenti finanziari si è conclusa con il convegno “Il valore della consulenza finanziaria nel sostegno al Pnrr” che ha visto la partecipazione di Patrizia De Luise (Presidente Nazionale, Confesercenti), Federico Freni (Sottosegretario di Stato, Ministero dell’Economia e delle Finanze), Luigi Marattin (Presidente VI Commissione Finanze, Camera dei Deputati), Alfonsino Mei (Presidente, Fondazione Enasarco), Fiammetta Modena (5ª Commissione Bilancio, Senato della Repubblica), Paolo Molesini (Presidente, Assoreti) e Carlo Maria Pinardi (Presidente, Analysis).

 

È stato proprio quest’ultimo ad aprire i lavori dopo un saluto istituzionale del Ministro per gli affari regionali e le autonomie della Repubblica Italiana Maria Stella Gelmini, che ha subito sottolineato il ruolo di guida che i consulenti finanziari svolgono. E per questo sono da considerare un “vettore importante” per la realizzazione del Pnrr.

 

Un Pnrr che non è compromesso dalla situazione economica e politica attuale perché, come sottolineato da Pinardi, “non è tutto nero. L’incertezza è elevata ma ci sono degli elementi di positività a livello economico”. Se infatti guardiamo all’inflazione è importante, secondo Pinardi, non perdere di vista il dato dell’inflazione core che è ferma al 2%. E questo sta contribuendo ad una riduzione del debito pubblico. Insomma abbiamo di fronte uno scenario che, contrariamente a quanto affermano in molti, non dovrebbe spingere a parlare di stagnazione.

 

In questo contesto i consulenti finanziari hanno un ruolo fondamentale nel dover “orientare gli investimenti dei clienti verso le grandi sfide imposte dal Pnrr, come ad esempio, l’innovazione digitale e la sostenibilità”.

 

Un ruolo definito da Freni “essenziale” perché non dobbiamo dimenticare che i consulenti finanziarie “entrano nelle case delle famiglie, famiglie che storicamente continuano ad avere un tasso di risparmio altissimo ma una bassa propensione alla pianificazione finanziaria”. Questi atteggiamenti degli italiani confermano ancora una volta che manca “l’educazione finanziaria che, non a caso, è uno dei pilastri del Pnrr. E in questa sfida i consulenti finanziari sono un veicolo essenziale, sono il veicolo principale per la rinascita dell’economia”.

 

Dello stesso avviso il presidente della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati Marattin che, però, avverte: “come si può trasmettere educazione finanziaria alle famiglie italiane se già la politica si conferma incapace di pianificare perché concentrata a ragionare solo sul breve periodo?”. E il riferimento al tema fiscale è stato immediato: “la politica deve smettere di condizionare le scelte degli investitori continuando a mantenere un regime fiscale così differenziato tra prodotti di investimento. Serve una tassazione unica per tutti gli investimenti, serve eliminare la distinzione tra redditi diversi e redditi da capitale” ha concluso Marattin strappando un applauso alla platea.

 

A riportare il dibattito intorno al Pnrr e al ruolo dei consulenti finanziari ci hanno pensato gli altri relatori con il diktat di Fiammetta Modena: “il primo obbligo che abbiamo dal punto di vista politico è quello di fornire un messaggio chiaro in merito al Pnrr per favorire anche il lavoro dei consulenti finanziari”. Un lavoro centrale perché, come ricordato da Patrizia De Luise “bisogna aggiungere fondi privati per realizzare il Pnrr, ed è qui che entra in campo il consulente finanziario. Noi abbiamo bisogno di questi professionisti, per il Pnrr ma anche per aiutare le famiglie a non vedere tutto nero e per aiutarle a ritrovare fiducia”.

 

Le ha fatto eco Alfonsino Mei, nel suo primo intervento pubblico in qualità di presidente Enasarco. Mei ha ricordato che finalmente l’ente è “uscito dall’esercizio provvisorio” e che ha in cassa “90 miliardi di euro” che può essere considerato un patrimonio “da utilizzare per il Pnrr”. “È importante”, ha spiegato Mei, che tutte le forze politiche ed economiche scendano in campo per il Pnrr, per questo il prossimo 13 aprile saremo ascoltati in audizione dal MEF su queste tematiche”. Ma nel suo primo intervento pubblico ha voluto anche annunciare che uno dei primi interventi della sua presidenza è stato quello di “approvare un piano assistenziale che finalmente non ha le barriere dell’Isee. Da anni questi professionisti versano i contributi in questa cassa ora devono finalmente ricevere l’assistenza dovuta”.

 

A chiudere il dibattito Paolo Molesini che ha ricordato che “il nostro lavoro non consiste nel dare buoni consigli, ma nel fare agire il cliente e agire con lui. Noi aiutiamo il cliente a mettere in pratica il consiglio ricevuto. Noi abbiamo un ruolo sociale importante perché la gestione del patrimonio è fondamentale”.

 

Adesso sarà però fondamentale siglare un patto forte con “tutte le istituzioni”, ha concluso Luigi Conte. Un patto essenziale per consentire ai consulenti finanziari di compiere il loro ruolo “centrale” per portare a termine la “missione di crescita del Sistema Paese”.

 

Photo by Jon Tyson on Unsplash

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