“Il protagonista vero dell’eduzione finanziaria oggi è proprio il consulente finanziario” esordisce Alma Foti, vicepresidente di Anasf, responsabile dell’area Formazione dei cittadini e Rapporti con i risparmiatori, aprendo il convegno di apertura della terza giornata di ConsulenTia 2024 un tema ancora spinoso come la divulgazione di competenze economiche di base tra gli italiani. Un bicchiere che oggi non riesce a essere neanche mezzo pieno.

“Il mio predecessore Mauro Maria Marino, seduto accanto a me, e ora io” le risponde il senatore Dario Damiani (in foto), membro della V Commissione permanente Bilancio di Palazzo Madama, sul palco del più importante convegno nazionale dell’associazione dei consulenti finanziari italiani, “abbiamo voluto creare un percorso di iniziativa parlamentare che arrivasse a esprimere il concetto di ‘cittadinanza economica’. Ora siamo ai nastri di partenza”.

“Per il Paese la consulenza finanziaria è una infrastruttura immateriale importantissima” aggiunge il citato Marino, già senatore e ora presidente dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei consulenti finanziari. “Dobbiamo darci risposte prospettiche”.

“Il cittadino ha bisogno di avere competenze generali ma soprattutto deve riuscire a riportare l’apprendimento ai propri individualissimi bisogni. Apprendere in primis significa imparare a vivere” reagisce Sergio Sorgi (nella foto), fondatore di Progetica. “La bellezza commovente di una città come Roma dove siamo oggi riuniti è l’essere stata costruita da persone consapevoli che non avrebbero visto il risultato del loro lavoro. Bisogna adottare questa mentalità”. 

“La domanda non è come insegnare ma come vorremmo essere educati” aggiunge Sorgi. “Dobbiamo non limitarci a insegnare ai ragazzi ma dedicarci agli adulti. E, vi dirò, sarebbe anche divertente farlo. Non è una scienza triste”.

“La necessità di rivolgersi agli adulti ci viene dalle enormi trasformazioni recenti della nostra società ma purtroppo i consulenti finanziari oggi raggiungono soltanto il 20% della cittadinanza” coglie lo spunto Alma Foti. “Comunque ho molta fiducia su quello che sarà messo in campo”.

"Gli italiani soffrono di eccesso di fiducia nelle proprie capacità. Nei giovani questo assume anche la dimensione del gaming, del videogioco” interviene Mauro Maria Marino.

“Ogni anno vengono impiegati in gioco d'azzardo 336 miliardi di euro; una cifra superiore ai bisogni della sanità e di poco inferiore ai bisogni alimentari” cita puntuale Sergio Sorgi. “E questo non perchè le persone siano stupide, ma perchè hanno perso la speranza”.

“Gettiamo ponti tra le persone anche se non hanno redditi elevati e un consulente” conclude lo studioso. "Per non lasciarli a chi da un giorno all'altro si improvvisa fin-fluencer e ridare rango nel dialogo a chi, come un consulente finanziario, studia questa materia magari da 20-30 anni"