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La MiFID II chiede consulenti più formati e preparati

12/23/2015 | Massimo Scolari - presidente Ascosim

Il presidente di Ascosim fa il punto sulla MiFID II e i requisiti di conoscenze e competenze dello staff commerciale degli intermediari e dei consulenti finanziari


I fatti recentemente balzati alla cronaca relativi alla distribuzione di prodotti complessi alla clientela hanno posto in luce, tra l’altro, la necessità che le persone addette alla consulenza agli investimenti siano in possesso di un adeguato livello di conoscenze e di competenze. La direttiva Mifid II, in continuità con la precedente regolamentazione, prevede un obbligo per le imprese che forniscono servizi di investimento alla clientela retail di assicurare che il proprio staff sia dotato delle necessarie conoscenze e competenze al fine di garantire un’effettiva protezione degli investitori.

Il 17 dicembre 2015 Esma, Authority europea dei mercati finanziari, ha pubblicato le linee guida per l’applicazione concreta di tale normativa come previsto dall’articolo 25 (9) della Direttiva 2014/65/UE (MiFID II). Il documento finale, che indica i criteri per valutare le conoscenze e le competenze delle persone addette alla consulenza in materia d’investimenti e alle informazioni su strumenti finanziari ai clienti, è stato elaborato dopo una consultazione pubblica, lanciata lo scorso 23 aprile 2015, nella quale sono state ricevute 80 risposte.

Il documento verrà ora tradotte nelle lingue nazionali dei paesi membri dell’Unione Europea; dalla data di pubblicazione delle traduzione nelle lingue nazionali, le Autorità Competenti (in Italia la Consob) avranno due mesi di tempo per comunicare all’Esma la conformità alle linee guida Esma (o l’intenzione di conformarsi) a livello nazionale. Le linee guida verranno applicate a decorrere dal 3 gennaio 2017.


Rispetto al testo posto in consultazione da Esma lo scorso aprile, a seguito delle numerose risposte pervenute dagli intermediari e dalle associazioni, sono state confermati alcuni importanti criteri di ordine generale e, per altro verso, sono state effettuate alcune modifiche rispetto al testo originario.

Nelle linee guida Esma i termini “conoscenze e competenze” significano aver acquisito un’appropriata qualificazione ed un’appropriata esperienza per adempiere agli obblighi previsti dagli art. 24 e 25 della Direttiva Mifid II nello svolgere i servizi di investimento. Per appropriata qualificazione si intende aver conseguito una qualificazione o aver partecipato a corsi di formazione o aver superato esami che siano conformi ai criteri definiti nelle linee guida.

Per appropriata esperienza si intende che una persona deve aver dimostrato la capacità di prestare il servizio mediante un’esperienza lavorativa a tempo pieno per un minimo di sei mesi. Tra i principi che hanno trovato conferma nel documento finale si evidenzia la necessità che le persone addette al servizio di consulenza in materia di investimenti siano in possesso di un livello più elevato di conoscenze e competenze rispetto al personale che si limita a fornire informazioni sugli strumenti e servizi di investimento alla clientela.

L’applicazione di tale principio dovrà rispettare il generale criterio di proporzionalità secondo il quale dovrà essere garantito un sufficiente livello di conoscenze e competenze in funzione del perimetro e della profondità del servizio di investimento prestato.

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