Si terrà il 25 settembre all'hotel 4 Seasons di Milano il 4° convegno Robo Advisors e dintorni sul tema "Digitalizzazione e IA nel servizio di consulenza". Per l'occasione pubblichiamo un intervento di Massimo Scolari (nella foto), presidente di Ascosim.

Lo scorso 5 settembre il Joint Committee delle tre Authority europee (Esma, Eba e Eiopa) ha pubblicato un documento di aggiornamento sull’attività di monitoraggio dei servizi di consulenza forniti su base automatizzata nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Dopo la prima indagine del settore avviata nel 2015 con un documento di discussione al quale fece seguito un Final Report nel 2016, l’attuale indagine è stata svolta in collaborazione con le Authority nazionali al fine di verificare i cambiamenti che si sono verificati negli ultimi due anni.

L'analisi delle Authority mostra che mentre il fenomeno dell'automazione nella consulenza finanziaria sembra crescere lentamente, il numero complessivo di imprese e clienti coinvolti sembra ancora piuttosto limitato. I rischi e i benefici di questo fenomeno, che erano stati inizialmente identificati nel precedente rapporto, sono stati ampiamente confermati dalle Autorità nazionali e sembrano essere ancora validi. In termini di modelli di business emergenti, sembra che i servizi automatizzati siano offerti più frequentemente, attraverso partnership, da intermediari finanziari consolidati, piuttosto che da imprese FinTech pure; inoltre, anche se emergono alcune nuove tendenze (come l'uso di Big Data, chat ed estensioni a una più ampia gamma di prodotti), non si osservano significativi cambiamenti sostanziali dalla pubblicazione del Rapporto del 2016.



Per quanto riguarda i nuovi modelli di business che stanno emergendo nelle diverse giurisdizioni, le autorità nazionali hanno riferito che:

• aumentano le partnership tra gli intermediari finanziari tradizionali e le imprese FinTech; ciò è dovuto alla maggiore facilità nell’ attrarre clienti e soddisfare i requisiti normativi;

• alcune aziende utilizzano i chatbot per il servizio clienti;

• alcune aziende hanno sviluppato una consulenza automatizzata basata su tecnologie che utilizzano l'intelligenza artificiale.

I principali ostacoli individuati dalle autorità nazionali sono:

a) Barriere culturali / psicologiche - In particolare alcune autorità nazionali hanno rilevato che la mancanza di alfabetizzazione digitale e finanziaria dei consumatori può essere considerata una barriera allo sviluppo del "Robo-Advisor". I consumatori con bassi livelli di alfabetizzazione finanziaria e  digitale  presentano ancora resistenze nell'uso di questo strumento, preferendo l'interazione faccia a faccia; la potenziale mancanza di fiducia dei consumatori tende a scoraggiare gli investimenti delle istituzioni finanziarie nei Robo-Advisor. I costi per l’acquisizione della clientela rimangono quindi elevati e i modelli di business B2C si caratterizzano per tempi di raggiungimento del punto di break-even piuttosto lunghi.

b) Barriere normative come la complessità delle normative vigenti esistenti, quali MiFID II / MiFIR, IDD, GDPR, PRIIP (specialmente per le piccole imprese); la mancanza di "identità digitale" e l'armonizzazione europea tra le procedure digitali per l'identificazione dell'identità; la mancanza di una definizione legale di "consulenza" coerente nei tre settori (finanziario, bancario ed assicurativo).

*presidente di Ascosim