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Assogestioni: no ad una tassazione indiscriminata

3/14/2014 | Alessandro Chiatto

L'associazione: l’annuncio del governo Renzi di avviare una rimodulazione del regime fiscale applicato agli strumenti di investimento può tradursi in un’occasione per introdurre nuove forme di incentivo al risparmio di lungo termine


L’annuncio del governo Renzi di avviare una rimodulazione del regime fiscale applicato agli strumenti di investimento, con l’eccezione dei titoli di stato italiani ed europei, può tradursi in un’occasione per introdurre nuove forme di incentivo al risparmio di lungo termine. E' l'incipit dell'analisi di Assogestioni riguardo alla tassazione sulle rendite finanziarie decisa dal nuovo esecutivo. 


"L’auspicio dell'associazione è che il termine rimodulazione non sia stato usato a caso e che il provvedimento non si traduca in un mero aumento dell’aliquota d’imposta dal 20% al 26%, andando a gravare in maniera importante sui piccoli risparmiatori, ma che costituisca l’occasione per introdurre anche in Italia i Piani Individuali di Risparmio, forme di incentivo al risparmio di lungo termine che vigono negli paesi europei e le cui linee guida sono state definite già nel 2011, rimanendo finora solo sulla carta. Francia e Regno Unito hanno introdotto da molti anni tali agevolazioni con i Plan d'Epargne en Actions (PEA) e gli Individual Savings Accounts. L’intervento annunciato dal Governo Renzi può essere occasione per allinearci alla media europea, come è stato ricordato, non solo per le aliquote, ma anche per quel complesso di norme che tutelano e incentivano il risparmio di lungo termine". 
 

"Parimenti necessario e sempre nel solco delle indicazioni dell’Unione Europea, deve essere abolito il prelievo del 11% sulla maturazione dei rendimenti delle forme previdenziali. Tale prelievo è in diretto contrasto con l’indicazione dell’Unione di applicare una tassazione di tipo EET, ossia di esentare il rendimento nella fase di accumulo. Questo allineamento all’Europa è ancora più necessario dopo la riforma della previdenza che ha ulteriormente ridotto la copertura previdenziale di primo pilastro". 
 

"Siamo certamente d’accordo ad essere più europei, ma non solo quando l’imposizione fiscale viene aumentata".

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