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Gestito, mai così tante sottoscrizioni in 15 anni

10/24/2014 | Alessandro Chiatto

Secondo quanto riportano i dati di Assogestioni di settembre, la raccolta da inizio anno si attesta a 97 miliardi, record dal 1999. A livello societario, al primo posto si conferma Intesa Sanpaolo, seguita da Pioneer I. e Generali


Il mese di settembre si chiude con una raccolta di 8,6 miliardi di euro. Come riportano i dati di Assogestioni, il dato porta il totale delle sottoscrizioni da inizio anno a sfiorare la quota di 97 miliardi, record dal 1999. Hanno sostenuto la raccolta i fondi aperti (+6,1 miliardi), i mandati istituzionali (+1,7 miliardi e retail (+782 milioni). Il patrimonio gestito supera i 1.522 miliardi e segna un nuovo massimo storico. Il 54% delle masse, pari a circa 823 miliardi, è investito nelle gestioni di portafoglio; il 46%, oltre 698 miliardi, è collocato nelle gestioni collettive.

 

Nel dettaglio dei fondi aperti, i prodotti di diritto italiano raccolgono 3,8 miliardi, mentre i fondi di diritto estero 2,3 miliardi. Le preferenze degli investitori portano nuovi flussi nelle casse dei fondi flessibili, che raccolgono a settembre 3,2 miliardi, seguiti dagli obbligazionari, con 2,1 miliardi. Più staccati bilanciati (856 milioni) e azionari (186 milioni). 

 
A livello societario, si conferma in testa Intesa Sanpaolo, con 2,41 miliardi di raccolta, grazie ancora una volta alla performance di Eurizon Capital, che porta flussi per 2,30 miliardi (1,12 miliardi la raccolta in fondi aperti). Al secondo posto Pioneer Investments (gruppo UniCredit), con 1,91 miliardi, di cui 1,37 miliardi nei soli fondi aperti. Chiude il podio, ma decisamente più staccato, il gruppo Generali, che fa segnare un risultato positivo per 599,5 milioni. 
 
Al quarto posto si classifica Amundi, con una raccolta di 568 milioni di euro, seguita dal gruppo Banco Popolare, con 516,6 milioni. Al settimo posto troviamo il gruppo UBI Banca, con 429 milioni, seguito da Invesco, con 415,2 milioni di raccolta.
 
Per quanto riguarda le note dolenti, vedono prevalere i deflussi Poste Italiane (--33,6 milioni) e Franklin Templeton (-83,3 milioni). La maglia nera del mese di settembre, tuttavia, spetta a BNP Paribas, con -160,6 milioni di euro di deflussi, figli soprattutto della performance negativa delle gestioni di portafoglio istituzionali (-149 milioni). 

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