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6/16/2015 | Redazione Advisor
Sportello bancario batte consulente finanziario (ex-promotore finanziario), ma non sempre. Così sembra emergere dal Quaderno di ricerca firmato Assogestioni dove si evidenzia che tra i canali distributivi agli sportelli bancari è possibile attribuire due terzi del patrimonio complessivamente collocato, mentre ai consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) il rimanente terzo. Dati che non sorprendono di certo l'industria, Infatti, la situazione è differente se analizziamo quello che accade con i gruppi esteri: in questo caso gli sportelli pesano per il 58% e i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) per il 42%.
Ma la suddivisione tra distributori si traduce anche in un diverso target di clientela. Dall'analisi, infatti, della mappa della distribuzione dei fondi comuni, gli strumenti dei gestori a distribuzione integrata sono collocati presso la clientela mass-affluent in misura pari all’83%, mentre i gestori a distribuzione aperta (per lo più esteri) trovano un maggiore gradimento da parte della clientela private. Inoltre lo studio condotto da Alessandro Rota e Riccardo Morassut, mostra che il 70% del patrimonio dei fondi detenuti dalla clientela mass-affluent è collocato in un contesto di architettura chiusa, mentre per la clientela private il contesto maggiore è quello dell'architettura tendenzialmente aperta: dati alla mano, infatti, le divisioni dedicate alla clientela mass-affluent collocano per tre quarti fondi propri (quota che sale all’85% per gli sportelli, mentre per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) si ferma al 60%); le strutture private, invece, collocano nel 60% fondi di terzi, con punte del 65% per gli sportelli.
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