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12/23/2015 | Redazione Advisor
L'industria del risparmio gestito saluta il 2015 con un saldo di raccolta netta complessivo riferito a 11 mesi superiore ai 130 miliardi di euro, grazie agli oltre 4 miliardi di flussi registrati a novembre, in calo però dai 5 miliardi registrati a ottobre (8,7 miliardi a settembre). A dominare la scena anche nel 2015, stando ai dati sui flussi di Assogestioni di novembre, sono stati i fondi aperti che vantano un bilancio tra sottoscrizioni e rimborsi positivo di oltre 91,3 miliardi di euro. Di questi quasi 50 miliardi sono confluiti nei prodotti flessibili, mentre i fondi obbligazioni e bilanciati hanno registrato una raccolta da inizio anno, rispettivamente, di 14 e 11 miliardi. Fermi a 8,9 miliardi i fondi azionari.
Chiudono invece il periodo gennaio-novembre 2015 con un saldo di oltre 38 miliardi le gestioni di portafoglio: 22 miliardi sono confluiti nelle istituzionali e 16 nelle gestioni retail. Da segnalare, infine, il nuovo massimo storico a livello di patrimonio: 1.835 miliardi di euro, 899 miliardi ( 49%) investiti in gestioni collettive e 935 miliardi (51%) in gestioni di portafoglio.
Quanto ai gruppi, al primo posto si piazza Intesa Sanpaolo con urna raccolta netta di 1,37 miliardi (1,1 miliardi in fondi comuni Eurizon Capital), seguita da Generali a 1,26 miliardi (568,5 milioni in fondi aperti) e Pioneer Investments (UniCredit) a 799 milioni di euro. Sotto il podio, Anima a 530 milioni e Poste italiane a 510 milioni, esclusivamente in gestioni di portafoglio istituzionali. Tra gli esteri, il podio va ad Amundi (456 milioni), BNP Paribas (390 milioni) e Invesco (254 milioni).
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