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PIR, previsti 16 miliardi di raccolta

2/22/2017

E le SGR sono sempre più vicine all'investitore. È possibile, infatti, aprire un PIR presso la stessa società di gestione del risparmio.


Tra Piani Individuali di Risparmio e investitori sarà amore a prima vista. Ne sono convinti sia Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni, sia Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del Ministero dell'Economia che hanno aperto l'evento, organizzato oggi dalla stessa Assogestioni dedicato ai nuovi PIR.

 

Corcos, senza esitare, ha indicato in apertura di convegno che le stime puntano ad una raccolta di capitali di circa 16 miliardi di euro. "Stimiamo che circa 6 miliardi di  potranno arrivare da casse e fondi pensione" ha affermato Corcos "dato che la normativa permette anche a questi soggetti di godere delle agevolazioni fiscali nel limite del 5% dei loro attivi, pari a 200 miliardi, e noi prudenzialmente abbiamo ipotizzato un'esposizione del 3%". E i restanti 10 miliardi? Secondo quanto dichiarato dal presidente Assogestioni arriveranno dal mercato retail, e di questi 7 miliardi potrebbero confluire nei titoli quotati e 2,1 nelle PMI. 

 

Numeri che giustificano la nascita di un Osservatorio sui PIR firmato Assogestioni e che vanno ben oltre le stime che aveva realizzato il Ministero dell'Economia. Ad affermarlo Pagani: "Ci aspettavamo una raccolta per i Pir di 2 miliardi l'anno. Ma vista la reazione del mercato siamo ancora più fiduciosi" spiega Pagani che ammette "con orgoglio e soddisfazione" che la riforma "ha subito toccato terra. Nei mesi successivi sono nati diversi Pir, con una risposta immediata. Vuol dire che lo strumento è stato indovinato".

 

Uno strumento che, come ha ricordato Fabrizia Lapecorella, direttore denerale del Dipartimento delle Finanze-Ministero dell’Economia e delle Finanze, "non è stato difficile difendere di fronte alla Commissione Europea". Anche se, gli ha fatto eco Ilario Scafati, drigente Ufficio Fiscalità Finanziaria del Dipartimento delle Finanze, "la nascita dei Pir non è stata semplice: dovevamo uscire dalla logica di agevolazione di settore". Per questo, ha sottolineato Scafati, è importante tener presente che "il lavoro intorno ai Pir non è finito. Ma è solo iniziato". Diversi, infatti, sono i nodi ancora da sciogliere intorno al funzionamento dei piani individuali di risparmio, in particolare per quanto riguarda i cosiddetti OICR PIR Compliant, ovvero i fondi comuni che rispettano le regole dei PIR. A riguardo tante le questioni chiarite nel corso dell'evento organizzato da Assogestioni, ma quella che su tutte spicca riguarda l'affermazione in chiusura di evento di Scafati: "Sì è possibile, nel caso di collocamento indiretto, aprire il PIR presso la stessa SGR, in alternativa al collocatore". Si apre così un nuovo scenario nel rapporto tra SGR e investitore finale.

 

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